Il botta e risposta tra il numero uno della Lega Pro Ghirelli ed il numero uno della Lega B Balata all’indomani del Consiglio Federale

All’indomani del Consiglio Federale, il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli ha rilasciato un’intervista a Tuttosport toccando svariati argomenti, tra cui la possibile riforma dei campionati:

Il tema delle riforme è tornato anche in quest’ultimo Consiglio Federale e questa proposta è stata rispedita al mittente.

La Lega B vuole soltanto tre retrocessioni, non può decidere da sola sul format dei campionati. Perché una lega non può prendere una decisione che incide anche su un’altra lega. Noi siamo gli unici che abbiamo fatto una vera riforma passando da 90 a 60 società, senza toccare gli altri campionati. Certo, una vera riforma c’è l’urgenza di farla. A parte la Roma, tutti i nostri club sono fuori dall’Europa, dobbiamo tornare a essere competitivi nel mondo.

A noi come Lega Pro spetta la formazione dei giovani, con quali maestri farli. Serve insomma un’autoriforma al nostro interno ma senza fughe in avanti. Una B a due gironi o una B2? Io dico: mettiamoci intorno a un tavolo, siamo pronti a ragionare senza preclusioni ma con una visione comune, di sistema, secondo le proprie specificità, mantenendosi lucidi e sereni. Io mi chiedo: che sostenibilità economica avrebbe una B raddoppiata.

Non si è fatta attendere la replica del presidente della Lega Serie B Mauro Balata; il numero uno della Lega B ha contestato il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, reo di aver parlato anche di Serie B come di una categoria dove provengono i ‘maggiori problemi di bilancio’ o di presunte votazioni in Consiglio federale sul cambio di retrocessioni:

Sono sconcertato per l’intervista rilasciata dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli questa mattina a Tuttosport intanto perché riferisce di una presunta decisione sulle retrocessioni in Serie B mai avvenuta in Consiglio federale, anche perché mai posta all’ordine del giorno, ma soprattutto perché contribuisce a creare confusione sull’esito delle riforme che, invece, sono necessarie e non più procrastinabili, alterando inutilmente quel clima di condivisione che il presidente Gravina sta cercando di creare attorno a questo percorso.

Il presidente Ghirelli riferirebbe che i ‘maggiori problemi di bilancio dei club avvengono in B’. Ma vogliamo scherzare? Si continua a perpetrare l’errore che da decenni colpisce il calcio italiano, quello di protagonisti rintanati nel proprio orticello a difendere posizioni senza guardare a un orizzonte più ampio e nemmeno di prendersi le proprie responsabilità.

A noi non interessa ricordare, ad esempio, le decine di squadre fallite o non iscritte in sette anni in Serie C, quelle che anche quest’anno barcollano, di punti di penalizzazione (oltre 300 nello stesso periodo) e di una riforma quella a 60 squadre che non è stata una riforma ma principalmente un taglio per chi non poteva sostenere il bilancio di un campionato professionistico. Potremmo parlare di questo e di altro, ma preferiamo invitare tutti i componenti federali, il presidente Ghirelli in primis, a spogliarsi della faziosità e percorrere quel cammino che possa garantire al calcio italiano un futuro moderno, in linea con le attese dei tifosi e di rilancio per tutto il movimento.

Concludendo, per amore della verità, ribadisco con forza che mai in Consiglio federale, quindi nemmeno martedì, c’è stata una bocciatura sulla richiesta della Serie B di passare a tre retrocessioni invece di quattro. Ghirelli probabilmente era distratto. La proposta, che è uno dei temi su cui la Serie B si batte per evitare illogiche dissimmetrie figlie di errori del passato, è stata invece portata al tavolo del Consiglio federale lo scorso novembre, trovando come sempre nella Federazione grande attenzione, da considerare all’interno di un ragionamento di riforme più ampio che vedrà la Serie B come sempre forza propulsiva per il rilancio del sistema evitando polemiche di parte.