La presentazione di coach Sergio Scariolo in casa Virtus Segafredo Bologna
Dopo il raduno, i primi allenamenti e la presentazione dei nuovi acquisti in casa Virtus Segafredo Bologna, coach Sergio Scariolo ha parlato in occasione della conferenza della nuova stagione 2021-2022.
Le parole del coach bianconero:
E’ stata un’estate intensa.
Molto entusiasmo, energia e voglia di cominciare questa avventura. Parto ringraziando il dottor Zanetti, l’amministratore delegato Baraldi e il direttore generale Ronci per lo sforzo fatto. In buona percentuale siamo riusciti ad arrivare ai giocatori che volevamo. In qualche caso il lavoro era già stato fatto seguendo i giocatori nelle stagioni precedenti. Abbiamo lavorato con la società anche sulla struttura, staff.
Per creare attorno al giocatore le condizioni giuste, preparazione fisica, mentale, prevenzione e recupero, appoggio dietologico. Volevamo fare un passo avanti nella crescita della società a 360°. Creare premesse perchè i giocatori vengano sempre più volentieri e vengano seguiti nel modo giusto, in modo che si possano allenare e giocare con la massima tranquillità e professionalità. Partiamo per la settimana di ritiro, avrà anche lo scopo di creare chimica, condivisione, valori comuni e regole, per il rispetto reciproco.
Bisogna mettere i pilastri perchè la squadra sappia come giocare quando non c’è una situazione organizzata, contropiede, transizione, quando gli schemi non funzionano, questo in attacco. La specializzazione tattica arriverà più avanti. Difensivamente vogliamo avere la coscienza di essere una squadra che crea l’opportunità dell’errore avversario, non che lo aspetta. Bisogna mettere l’avversario nella situazione di fare il peggior tiro possibile e perdere più palloni possibile. E poi i rimbalzi, fondamentali perchè chi li controlla controlla il ritmo partita. Una volta forzato l’errore bisogna saperne approfittare.
Nel momento in cui Mannion ha rifiutato la proposta di Golden State, visto che la società aveva lui come prima opzione e ne aveva già parlato, si è verificata questa possibilità di chiudere il discorso tra noi e il giocatore. Abbiamo sempre mantenuto un contatto, è stata brava la società.
A Miloš Teodosić non dobbiamo lasciare un eccesso di lavoro, come tutti gli artisti dev’essere messo nelle condizioni di rendere al meglio con la sua arte senza stancarsi eccessivamente. La nostra idea è quella di avere sempre due ball-handler in campo e, in quest’ottica, Mannion e Pajola si divideranno i compiti. È una coppia giovanissima, non penso ci sia una coppia più giovane di loro nel basket mondiale e siamo coscienti delle difficoltà che potremo avere inizialmente ma, allo stesso tempo, confidiamo in una loro crescita esponenziale.