Il punto in casa Virtus di coach Sergio Scariolo

Dopo l’importante vittoria in casa contro l’Umana Reyer Venezia (la Segafredo risorge dal -22 punti trascinata da Hackett, Toko Shengelia ed un grande Pajola ndr), il coach di Virtus Pallacanestro Bologna Sergio Scariolo ha fatto il punto della situazione in casa bianconera.

GLI INNESTI HACKETT E SHENGELIA

Da agosto siamo in fase di transizione, con giocatori che entrano ed escono. L’arrivo di Toko Shengelia e Daniel Hackett ci regalano esperienza, forza mentale e maturità, tutti elementi che di partenza la squadra a questi livelli non aveva.

Daniel Hackett ha esperienza, maturità e capacità di prendere decisioni assennate. Rinforza la squadra in aspetti in cui era deficitaria. Anche Shengelia ha giocato e dimostrato di essere un’ala forte di alto livello. Credo che possa giocare minuti di qualità anche da centro grazie alle sue grandi qualità.

SUL TESTA A TESTA CON MILANO IN CAMPIONATO

Abbiamo pagato i tanti stop e il fatto di partire con 12 giocatori. E’ stata una scelta nata da un mio errore di valutazione. Non ero un tifoso dei roster lunghi ma ho imparato, a mie spese, che le grandi squadre dispongono di almeno 16-18 giocatori per mettersi al riparo da eventuali problemi. I play-off da dentro-fuori? Conta come ci si arriva. Non puoi pensare agli avversari o al fattore campo ma solo a competere con la massima determinazione.

SUI LUNGODEGENTI ABASS E UDOH E SU MANNION

Senza Abass e Udoh si sono persi subito due riferimenti difensivi chiave. I loro tempi di recupero sono ancora lunghi; non vanno assolutamente presi rischi stupidi. La priorità è il recupero totale.

Mannion? E’ il nostro play dietro i titolari Pajola e Hackett. Nico è un ragazzo di 20 anni su cui c’è stata una pressione ed una fretta anormale. Ho grande fiducia in lui a medio termine.