Super prestazione dell’Umana Reyer Venezia che vince a Belgrado 69 – 83 guidata da un Mitchell Watt da 27 punti
Belgrado, 05/11/2019 – Štark Arena Prestazione di spessore dell’Umana Reyer Venezia, che espugna il parquet di Belgrado 69 – 83 al termine di una partita pressoché perfetta, conservando il secondo posto nel girone di EuroCup alle spalle di un Partizan che contro gli orogranata perde l’imbattibilità europea.
L’approccio al match dei veneti (in campo con Stone, Chappell, Bramos, Udanoh e Watt) è perfetto: gran difesa, velocità in transizione e Watt, Bramos (da 3), Udanoh e ancora Watt (dalla lunetta) fanno 0-9 in 2’30”. Il Partizan si sblocca e si riavvicina sul 5-9 al 4′, ma poi è costretto al time out sul 5-13 dopo i canestri di Watt e Stone (in contropiede), entrambi ben serviti da buone giocate di Udanoh (rimbalzo offensivo e recupero difensivo).
Ancora Udanoh asssiste bene i compagni, nello specifico Watt (che tocca la doppia cifra) e Chappell, che fanno di nuovo +9 (10-19) al 7’30”, dopo il rientro dei padroni di casa a -5. Il Partizan, comunque, nel finale rientra con le triple e si va al primo intervallo sul 18-21.
I serbi padroni di casa continuano l’inerzia nel secondo quarto, che si apre con un canestro di Thomas, e passano avanti (22-21) con Peiners all’11’. Il Partizan alza l’intensità difensiva, con l’Umana che riesce a segnare solo con Chappell e Daye, così sempre l’accoppiata Peiners-Thomas trascina il Partizan, nonostante diversi errori dalla lunetta, sul 31-25 al 14’30” con time out di coach De Raffaele. Gli orogranata rientrano male in campo, con il break dei padroni di casa che arriva a 22-6 per il 32-25. L’Umana Reyer, però non molla e torna a -1 (33-32) con Daye, Watt e una tripla di Bramos al 16’30”. La partita procede punto a punto, con un paio di ottime combinazioni di Filloy con Watt, che impatta a quota 37 con un gioco da tre punti al 18’30”. Il primo tempo si chiude poi con i liberi di Gordic del 39-37.
In avvio di secondo tempo, la Reyer consuma il bonus in meno di un minuto, ma il Partizan non ne approfitta e, a sua volta, spende il quarto fallo dopo poco più di 2′. Nel frattempo, è entrato in campo, al fianco di Watt, Vidmar, che diventa un fattore della partita, impattando a quota 40 e poi servendo a Stone l’assist per la tripla del sorpasso: 42-43 al 23′. Venezia continua a controllare con efficacia l’attacco serbo con la zona e, nonostante il time out dei padroni di casa, allunga con Daye sul 44-50 al 25’30” e poi vola sul +10 (45-55) con Bramos e Filloy al 27′. Il Partizan va più volte in lunetta, ma con basse percentuali, così la panchina serba è costretta a chiamare time out dopo il canestro in contropiede di Watt del 46-57 al 28’30”. L’inerzia non cambia e Filloy e Daye possono così firmare il 48-62 all’ultimo intervallo.
La Štark Arena si infiamma in apertura di quarto periodo, per sostenere il Partizan che inizia con un mini parziale di 4-0 costringendo coach De Raffaele al minuto dopo 1′ sul 52-62. Alla ripresa, Stone muove il punteggio, serve un assist a Udanoh e mette la tripla del 55-69, che diventa 55-71 al 34′ con Watt, servito da un assist di Chappell. Il Partizan chiama ancora time out, con Mosley che prova a riavvicinarlo (58-71 a metà quarto), ma l’Umana non si fa intimorire, continuando a difendere forte e, anzi, Chappell, con due liberi e una tripla, fa 58-76 al 36′, poi, con un’altra tripla, per il 60-79 al 37’30”. Con il match sostanzialmente in ghiaccio, gli orogranata toccano anche il +20 sul 63-83 al 39′: il finale recita 69-83 per l’Umana Reyer Venezia Mestre che interrompe cosi l’imbattibilità europea dei serbi.