L’ex presidente onorario Vicenzi: ”A Pedrollo ho detto che potrei anche essere disposto a fare da sponsor, a patto che il credito d’imposta diventi legge”
Si delinea una nuova possibile collaborazione fra l’ex presidente onorario Giuseppe Vicenzi – indimenticata figura della pallacanestro veronese – e l’attuale presidente della Scaligera Gianluigi Pedrollo. L’obiettivo, manco a dirlo, è riportare la Scaligera Basket in Serie A dopo quasi 20 anni di assenza.
Secondo quanto riportato da L’Arena.it, un primo contatto telefonico fra Pedrollo e Vicenzi ci sarebbe già stato:
”Con Vicenzi stiamo valutando diverse ipotesi – racconta Pedrollo – ed è necessario che si creino le situazioni ideali per procedere nei nostri ragionamenti.
Salti nel buio? No, categoricamente. Giusto procedere in maniera chiara. La Serie A è impegno di rilievo che c’impone di assumere grandi responsabilità. I potenziali partner non mancano, tuttavia potremo procedere solo nel caso si trovino situazioni di collaborazione concreta che possano permetterci di affrontare in maniera serena la nuova categoria. Ci proveremo senza azzardi, mal che vada ci resterà sempre la Serie A2, una squadra già impostata e un futuro comunque da costruire”.
”La volontà di dare una mano effettiva c’è – ha raccontato Vicenzi -. A Pedrollo ho detto che, a certe condizioni, potrei anche essere disposto a fare da sponsor. Però, la strada eventualmente percorribile è quella che il credito d’imposta diventi legge. Non so quali possono essere oggi i tempi necessari per far sì che questa situazione possa sbloccarsi.
Se si riuscisse a fare la A, chiunque la faccia deve tener conto di quello che è necessario spendere. Miracoli non se ne fanno nel mondo della pallacanestro, almeno da quella che è stata la mia esperienza. Se si prendono dei buoni giocatori, bisogna pagarli. E servirebbero molti milioni. Chiunque la faccia deve riuscire a costruire una squadra che sappia confermarsi in Serie A e non che retroceda al primo colpo”.
Il budget necessario per la gestione di un’intera stagione in A si aggirerebbe attorno ai 3,5 milioni di euro, e questo Pedrollo e Vicenzi lo sanno bene – ”Ho intravisto la possibilità di sfruttare un marchio nostro, ma non è il momento di andare oltre. Tante cose devono accadere. Quello che conta è che si faccia una squadra competitiva. Altrimenti è meglio restare in serie A2.
Al momento, aspettiamo che arrivi qualche notizia che ci dia la possibilità di creare una situazione che possa permettere alle società sportive di sopravvivere.”