Il patron di Scafati Longobardi categorico sulla questione PalaMangano
In casa Givova Scafati, a margine della conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti per il prossimo campionato di LBA Serie A 2022/2023, tengono banco le parole di patron Nello Longobardi circa la delicata questione omologazione PalaMangano.
Nonostante la notizia circa la effettiva reperibilità, da parte del Comune di Scafati, dei fondi necessari per effettuare i lavori di adeguamento ed ammodernamento del PalaMangano, e dunque consentire al club dell’Agro di poter disputare il prossimo campionato di Serie A da subito nel proprio campo, non vi è attualmente ancora alcuna certezza che Scafati possa effettivamente utilizzare il PalaMangano fin dalla prima giornata di LBA in programma domenica 2 ottobre in quanto sarà possibile procedere alla variazione di bilancio per poter disporre dei fondi, e dunque partire con i lavori, soltanto dopo che il Consiglio comunale approverà il bilancio di previsione:
C’è poco da dire ed è inutile girarci attorno – ha subito dichiarato Longobardi senza inutili giri di parole -.
Ho sentito un sacco di belle parole (in riferimento ai lavori del PalaMangano ndr), purtroppo l’Italia è e resta un paese dove la burocrazia la fa da padrone assoluto. Al momento manca la cosa più importante rispetto a tutto quello che ci stiamo dicendo; un cronoprogramma che definisca l’inizio e la fine dei lavori. Senza un cronoprogramma non andiamo da nessuna parte.
Intendiamoci, la Givova del mio amico qui presente Giovanni Acanfora, così come Longobardi e Rossano, hanno effettuato un bonifico alla Lega Basket senza aver depositato alcun contratto di sponsorizzazione. Detto questo, non penso serva dire altro in merito. Perchè dico questo? Da quando abbiamo ottenuto la promozione, piuttosto che festeggiarla e godercela, ci siamo ritrovati a correre dietro a tutte le scadenze. Stiamo lavorando tutti per allargare la base societaria all’arrivo di altri 15/16 nuovi soci, e nonostante questo, dobbiamo riscontrare un problema di fondo: il PalaMangano. Noi o giochiamo al PalaMangano l’anno prossimo oppure non giochiamo. Non accetto proroghe, deroghe e tanto meno la possibilità di non giocare a Scafati.
Che sia ben chiaro – chiosa il patron – se non si gioca a Scafati io vi saluto e, per quanto mi riguarda, considererò terminata questa esperienza. Lo dico qui davanti a tutti, questa è una situazione inaccettabile. Se non otterremo l’omologazione del palazzetto, e lo dico principalmente ai tifosi, per me questa esperienza finisce qui. Deve essere ben chiaro nelle menti di tutti: se c’è qualcuno che pensa di poter venire a tergiversare senza portare i fatti a compimento, troverà le nostre porte chiuse. Anche da oggi.