Quinta vittoria consecutiva su altrettanti incontri di EuroLeague per l’Olimpia Milano di Ettore Messina
Dopo un primo tempo complicato, una sola tripla, 26 punti segnati, 14 di ritardo dall’ASVEL, l’Olimpia gioca un secondo tempo di straordinaria intensità agonistica, energia, rimonta tutto nel terzo periodo, tenendo l’avversaria a 11 punti, poi nel corpo a corpo finale sopravvive alla prestazione memorabile di Eddie Okobo, per vincere 73-72.
Nella ripresa, l’Olimpia ha provato anche a rimescolare le carte, partendo con Melli da centro nominale; poi ha usato Pippo Ricci da 3 ricavandone 10 punti e tre triple, che hanno costruito la rimonta. Determinanti anche Shavon Shields e Nicolò Melli, anche se poi il canestro risolutivo è stato di Devon Hall. Nella sua prima gara sofferta di questa stagione, aveva zero punti, è rientrato per difendere e senza esitare ha centrato anche la bomba della vittoria.
L’Olimpia fa grande fatica a segnare. Dopo cinque minuti, ha sei punti e 2/8 al tiro. L’Asvel cavalca la forma di Chris Jones e i centimetri di Yossoupha Fall per prendere subito il comando del punteggio, sul 12-6. Il vantaggio Asvel sale a quota sette punti sulla tripla di Osetkwoski e ancora su una penetrazione acrobatica di Okobo. Le due guardie producono 10 punti nel quarto. Il primo a prendere un minimo di ritmo per Milano è Nicolò Melli con quattro punti consecutivi, poi Datome mette un jumper dalla media, Hines converte da sotto e l’Olimpia chiude il primo periodo a meno tre sul 17-14.
Gist si presenta con una tripla, poi a complicare le rotazioni arriva anche il secondo fallo di Mitoglou. Il margine risale a quota sette, anche perché Milano non ha triple e l’Asvel mette la seconda del periodo con Howard. La prima la mette Ricci dall’angolo, ma non arriva ritmo dall’attacco, così Villeurbanne allunga a metà del periodo sul 28-19 costringendo Coach Messina al time-out. Anche senza tiri da tre, l’Olimpia stringe i denti per restare aggrappata all’avversario. La seconda bomba di Osetkwoski scava addirittura 11 punti di margine. Delaney attaccando dal palleggio si procura qualche viaggio in lunetta (5/6). Ma senza percentuali è durissima (1/9 contro 6/13). La tripla di Okobo sulla sirena spacca la gara, 40-26 per Villeurbanne.
Villeurbanne tocca il più 16 con un jumper dalla media di Gist sul primo possesso, poi l’Olimpia trova una tripla di Delaney, due jumper di Shields e, dopo una penetrazione di Okobo, una seconda bomba di Melli che rimargina il deficit a otto punti. La difesa sale di tono, un movimento in post basso di Melli sostiene la rimonta, un lungolinea di Datome ricuce a meno quattro. Jones ferma l’emorragia con un tiro libero, Mitoglou risponde con due, Rodriguez con un jumper dall’angolo e altri due liberi di Hines ripristinano la parità con 1:26 da giocare nel terzo. Antoine Diot rimette in ritmo Villeurbanne con una tripla dall’angolo, Melli con una spettacolare tripla sulla sirena firma il 51-51.
In una gara diventa spigolosa, Ricci dall’angolo converte una transizione segnando la tripla del sorpasso. Okobo con un altro dei suoi fade-away dalla media e poi una tripla dall’angolo restituisce il vantaggio a Villeurbanne. Con sette punti consecutivi apre ancora quattro lunghezze per l’Asvel. Di pura voglia, Melli a rimbalzo ricuce ancora a meno due. All’ennesimo canestro di Okobo, risponde Delaney.
L’Asvel trova anche due triple consecutive di Kahudi in un momento di ispirazione offensiva. L’Olimpia si aggrappa a quella di Ricci, poi al gioco da tre di Shields. Ricci con un tiro libero riporta Milano a meno uno con tre minuti da giocare. Lighty segna due liberi, Shields pareggia dall’arco. A 1:57 Shields fa 1/2 e sorpassa, ma Okobo inventa un’altra tripla da nove metri, completando una partita fenomenale. Sotto di due, dopo una gara in cui non aveva segnato, Devon Hall mette la tripla che poi diventa quella della vittoria, perché sull’ultimo possesso Milano regge fino in fondo chiudendo 73-72.
“Venivamo da una settimana molto impegnativa e gratificante – dichiara coach Messina nel post-gara –, ma stasera siamo andati in campo con poca energia, difesa molle, attacco lento, troppi palleggi, e siamo andati meritatamente sotto di 14 contro una buonissima squadra. Nell’intervallo ho detto che mi sarei accontentato di vedere una buona reazione, di giocare meglio, ci eravamo impegnati a fare questo. Invece non solo abbiamo giocato meglio, ma i ragazzi hanno anche trovato il modo di vincere la partita. Onestamente, per il modo in cui stavamo giocando, pensavo fosse una gara persa, e i ragazzi non meritavano di giocarla così male. Non dico che sarei stato contento comunque, non è così, ma vedere quel tipo di reazione mi fa ben sperare.
Chiaramente – prosegue Messina -, in questi casi c’è sempre un concorso di responsabilità, loro sotto pressione hanno perso qualche pallone, noi abbiamo conquistato qualche rimbalzo offensivo fondamentale, mi fa piacere che anche uno come Melli abbia visto in questa vittoria la conferma dei valori umani del gruppo. Credo che alla fine i grandi giocatori abbiano fatto le grandi giocate, come Shavon Shields ad esempio, Kyle Hines a rimbalzo ma dobbiamo anche ammettere che nel quarto periodo non siamo riusciti a fermare Okobo, che è davvero uno straordinario giocatore di uno contro uno, poi stasera ha messo anche qualche canestro da nove metri”.