”This is my life. A chi mi dice ‘i tuoi giocatori si schianterebbero contro un muro per te’, io rispondo ‘no, sono io che lo farei per loro”’

Tra poche ora (palla a due alle 17:15) avrà inizio il Quarto di finale di FIBA EuroBasket tra Francia e Italia.

Dal quartier generale di Berlino, dove gli azzurri stanno preparando la Fase Finale dell’Europeo, a tenere banco sono le parole del CT Pozzecco nell’immediata vigilia del match con i transalpini:

”Vincere contro i serbi – ha detto – è stata un’emozione enorme. Avrei voluto rilassarmi ma con il mio staff tecnico abbiamo iniziato immediatamente a preparare la sfida alla Francia. E lo stesso hanno fatto i miei giocatori: hanno festeggiato solo per una sera ma con grande professionalità hanno subito messo testa al prossimo step.

La Francia è uno dei migliori team al mondo ed è una squadra diversa dalla Serbia, avendo a disposizione ancor più atletismo e più opzioni. Noi invece siamo l’Italia e continueremo a giocare il nostro basket, fatto di difesa dura, corsa e fiducia in attacco. Ormai abbiamo una nostra identità e vogliamo proseguire su questa strada.

Nella pallacanestro di oggi è impossibile dare regole precise perché la differenza in campo la fanno le letture dei giocatori e Nicolò Melli, in questo, è un maestro. Nicolò è il più forte giocatore al mondo. Il suo IQ cestistico è sensazionale, nel basket e non solo. Non ho mai visto nessuno come lui in 40 anni di basket. Sa sempre cosa fare in qualsiasi situazione di gioco. E’ sullo stesso piano di Giannīs Antetokounmpo, Luka Dončić e Nikola Jokić.

Noi continuiamo a coltivare il nostro sogno ma occorre fare un altro miracolo sportivo. Ciò che vedo io, e che anche da casa è evidente, è che questa squadra sa emozionare come poche altre e questa è la cosa più bella che possa capitare ad un team.

Le vittorie nascono da un percorso, e un percorso da una domanda: come voglio vivere? Avere un giocatore che mentre esci viene e ti dà un bacio e ti dice “la vinciamo per te”? Io voglio vivere così. This is my life. Voglio mostrare al nostro Paese che deve seguirci ma da noi vengo considerato un clown, e questo non mi sta bene. A chi mi dice ‘i tuoi giocatori si schianterebbero contro un muro per te’, io rispondo ‘no, sono io che lo farei per loro”’.