La Reyer Venezia raggiunge le LBA Finals per la seconda volta nelle ultime tre edizioni
Due anni dopo lo scudetto, l’Umana Reyer Venezia torna a conquistare la finale playoff.
Da lunedì, col vantaggio del fattore campo, gli orogranata si giocheranno il tricolore contro il Banco di Sardegna Sassari. La decisiva Gara-5 nella serie di semifinale con la Vanoli Cremona vede in campo la migliore versione di Venezia, che espugna per la seconda e definitiva volta il PalaRadi 69-79.
Per la “bella” della serie, nessuna modifica di roster e starting five per entrambe le squadre. Fin dal primo possesso di un match a ritmi alti, Bramos è devastante: tripla, poi un’altra per il 2-6 all’1’30” e ancora canestro da due (dopo quello di Mazzola) e terza tripla per il 6-13 al 3’30”. Cremona gioca con fretta e cerca troppo il tiro dalla lunga distanza, senza segnare, con Saunders unico a mostrarsi ispirato. La Reyer, invece, trova sempre nuovi protagonisti: Daye entra in campo, trova subito un grande assist per la schiacciata di Watt e poi completa il gioco da tre punti per il 10-18 al 6’. Saunders tocca la doppia cifra, ma ancora Daye, Tonut e la tripla di nuovo del numero 9 chiudono il primo quarto sul 12-25.
Il secondo periodo è ancora un monologo della Reyer: Tonut recupera palla, poi mette la tripla del 14-30 all’11’30”. Subito dopo, però, gli orogranata subiscono per la prima volta nel match il tentativo di rientro di Cremona, spendendo oltretutto il bonus dopo nemmeno 3’. In una partita molto ruvida, la Vanoli riesce così ad avvicinarsi fino al 20-30 al 14’. Arriva però il momento anche di Vidmar: gioco da tre punti e canestro su assist di Daye, poi schiacciata su assist di Bramos ed è 24-37 al 16’. Saunders ritrova il -10 (29-39) al 17’, tra due canestri di Daye, mentre Vidmar continua a fare sentire la voce sotto le plance. Lo sloveno serve anche a Tonut l’assist per la tripla che, bissando il canestro da 3 di Mazzola di 30” prima, al 19’30” vale di nuovo il +16 (33-47). All’intervallo lungo si va infine sul 33-47 per il canestro finale del solito Saunders.
Cremona prova a spaventare gli ospiti iniziando il secondo tempo con un parziale di 5-0 (38-47), ma l’Umana riparte subito: Bramos a segno, difesa che provoca dodicesima e tredicesima palla persa alla Vanoli, schiacciata di Watt e cinque di fila di Daye significano controbreak di 0-9 e 38-56 al 23’30”. Cremona chiama time-out e si spegne il tabellone del PalaRadi, con sosta forzata che non cambia l’ inerzia, nonostante il canestro di Aldridge del 40-56 alla ripresa del gioco. Con grande qualità del gioco e una difesa solidissima, Venezia allunga ulteriormente con Watt, la tripla di Bramos e i liberi ancora del numero 50 per il 42-63 al 26’. Salta di nuovo il tabellone, con le squadre che stavolta perdono il ritmo e Cremona che sembra non crederci più. Cerella stoppa Crawford prima che Daye torni a muovere il punteggio, riscrivendo il massimo margine ospite: 42-65 al 28’30”. C’è spazio anche per lo spettacolo, col pick and roll Tonut-Vidmar concluso con la schiacciata del 44-67 e Cremona può solo tornare a meno di 20 punti di ritardo (48-67) nelle ultime azioni del periodo.
L’orgoglio della Vanoli riemerge in avvio di ultimo parziale, con il gioco da tre punti di Stojanovic e la tripla di Saunders: sul 54-67 al 31’, coach De Raffaele chiama subito time-out. Watt viene fermato al 31’30” con un fallo, poi il centro orogranata muove il punteggio con un libero (54-68) e il suo sostituto, Vidmar, riallunga sul 54-70 al 32’30”. L’Umana Reyer Venezia riprende l’ inerzia con la stoppata di Daye su Saunders seguita dalla schiacciata di Bramos (54-72), con time-out stavolta di coach Sacchetti al 33’. Il ritmo cala, si segna poco e solo dalla lunetta (con quattro “giri”, su un fronte e sull’altro, al 50%) fino a metà quarto (56-74). Diener, con due canestri, apre un break di 9-0 per la Vanoli, fino alla tripla di Ruzzier del 65-74 del 36’30”. Stone, dalla lunetta, ridà la doppia cifra di vantaggio (65-75) al 37’30” e raccoglie fondamentali rimbalzi difensivi sugli errori da 3 punti di Cremona, con la Reyer che può iniziare a gestire, nonostante qualche errore di troppo dalla lunetta. La Vanoli si riavvicina ulteriormente sul 69-76, con la tripla di Bramos al 39’ da 8 metri allo scadere dei 24” che è la parola fine: 69-79.