L’Efes è reduce da un triennio in cui è stata chiaramente la miglior squadra d’Europa
Dopo una stagione da 21 vittorie, di cui 10 in trasferta, in cui ha centrato l’obiettivo dichiarato di ripresentarsi per il secondo anno consecutivo sul palcoscenico dei play-off, ancora con il vantaggio del fattore campo, l’Olimpia tenta di saltare l’ostacolo più alto conquistando la seconda Final Four in fila superando i Campioni d’Europa in carica dell’Efes, una squadra che ha giocato le ultime due finali e ha vinto 66 gare su 84 nelle precedenti tre stagioni regolari.
Il livello di difficoltà di questa serie è altissimo, considerando che, nel suo ciclo di vittorie, l’Efes ha mantenuto praticamente inalterato il proprio roster oltre alla guida tecnica di Ergin Ataman. Rispetto alla squadra che ha vinto il titolo a Colonia, l’unico giocatore partito è stato il centro Sertac Sanli, sostituito da Filip Petrusev, mentre a stagione in corso è stato aggiunto Elijah Bryant a fortificare una rotazione di guardie che è da sempre l’arma letale dell’Efes (in due Micic e Larkin segnando 32.7 punti a partita).
L’Olimpia ha vinto i due precedenti stagionali, anche se il primo è lontanissimo nel tempo. Quello di Istanbul del mese scorso è stato conquistato rimontando nel secondo tempo, ma con una prestazione eccezionale che offre la misura di quale livello di gioco dev’essere espresso per battere l’Efes, la seconda squadra per punti segnati (83.1), terza nel tiro da due e quinta nel tiro da tre, dotata di profondità ed esperienza. L’Olimpia ha avuto la difesa migliore dell’EuroLeague, 72.0 punti subiti per gara, seconda a difendere sul tiro da tre e terza su quello da due. Rispetto alla squadra che ha vinto a Istanbul, non è presente Gigi Datome, ci sono però tutti gli altri.
L’Olimpia viene da un periodo in cui ha giocato a dispetto di una seconda, pericolosa, ondata di Covid, con tutte le incertezze del caso. In tutto, ha vinto sei delle ultime 10, in generale è stata costante per tutta la stagione; il record dell’Efes nello stesso arco di gare è identico (tra le squadre che giocheranno i playoff, le migliori sono state Olympiacos e Monaco con 8-2 e si sfideranno tra loro). La serie è al meglio delle cinque partite, con le prime due a Milano. Se fosse necessaria, Gara 5 si giocherebbe a Milano mercoledì 4 maggio. Da quando i playoff si giocano al meglio delle cinque gare, 13 volte è stato necessario giocarla, ma ben tre serie sono andate alla quinta nella stagione passata, un record.
NOTE – Gara 1 si gioca martedì 19 aprile alle ore 19:00. Clicca qui per i biglietti di Gara 1. Invece, clicca qui per il miniabbonamento a Gara 1 e 2.
COACH ETTORE MESSINA– “E’ il momento per cui abbiamo lavorato tanto, disputando un’altra bellissima regular season di cui siamo ampiamente soddisfatti. Centrare i playoff era il nostro obiettivo primario perché vogliamo ora e in futuro dare continuità alla nostra presenza a questi livelli. Affrontiamo i Campioni d’Europa con grande rispetto, sapendo che le due vittorie conseguite durante la stagione regolare non devono illuderci ma al tempo stesso devono darci fiducia, perché probabilmente ci sono cose che sappiamo fare bene e possono aiutarci a tentare di vincere questa prima partita. Anche se è una serie, sarà importante affrontare mentalmente una gara alla volta”.
NICOLO’ MELLI – “Affrontiamo una squadra che ha tanto talento ed esperienza, l’Efes è Campione d’Europa in carica e sappiamo bene che è in grado di battere qualsiasi avversario. Penso valga anche per noi e che ci siano i presupposti per una bella serie. Loro sono completi, non sono solo Micic e Larkin, quindi dovremo aiutarci a vicenda, sapendo che a decidere questa serie saranno le squadre”.
SERGIO RODRIGUEZ – “Entriamo nel momento decisivo di una stagione lunga, tutti hanno avuto alti e bassi, affrontiamo una squadra fortissima, con grande talento, ma dobbiamo pensare a noi stessi, perché siamo esperti, pronti e contiamo in queste prime due gare sulla nostra gente: se ci sarà una bella atmosfera dentro il Mediolanum Forum avremo maggiori chance”.
GAME NOTES – Sergio Rodriguez entra nei playoff con 95 presenze in EuroLeague in maglia Olimpia. Solo tre giocatori hanno superato quota 100: Kaleb Tarczewski (152), Vlado Micov (115) e Nicolò Melli (112). Chacho è anche a 27 punti di distanza dai 1.000 in maglia Olimpia. Davanti a lui ci sono solo Bob McAdoo (1.292) e Vlado Micov (1.232).
Sergio Rodriguez ha chiuso al settimo posto negli assist con 4.6 per partita. Kaleb Tarczewski ha 298 canestri da due punti in EuroLeague, primo nella storia dell’Olimpia. Nicolò Melli ha catturato almeno cinque rimbalzi in nove partite consecutive ed ha chiuso la stagione regolare al terzo posto con 6.7 di media.
Coach Ettore Messina ha superato quota 400 partite allenate in EuroLeague, ma sono adesso 498 nelle competizioni internazionali di club, contando quelle la 78 gare allenate nell’era Fiba e le 19 nelle “altre” competizioni (esempio: Coppa delle Coppe). Ben Bentil con il 45.5% è stato quarto nel tiro da tre.
TEAM NOTES – L’Olimpia ha eguagliato le 21 vittorie totali di un anno fa in regular season ma con due gare disputate in meno, 32 contro 34. Pareggiato anche il primato di 10 vittorie esterne in stagione, con il record di cinque vittorie consecutive in trasferta: Montecarlo, Barcellona, Mosca, Belgrado e Kaunas.
I 43 punti concessi dall’Olimpia al Fenerbahce nella gara di andata sono la miglior prestazione difensiva di club in EuroLeague. Nella stessa gara l’Olimpia ha subito appena tre punti nel quarto inaugurale e anche questo è record di società. L’Olimpia ha finito la stagione regolare prima per punti subiti di media, 72.0 a partita.
PLAYOFF NOTES – È la terza partecipazione dell’Olimpia ai playoff di EuroLeague. Affronta la terza squadra diversa dopo Maccabi e Bayern. Ha sempre avuto il vantaggio del fattore campo. In tutto, l’Olimpia è 1-1 nella serie, 4-5 nelle singole partite, 4-1 in casa, 0-4 in trasferta. Kyle Hines entra nei playoffs appaiato a Georgios Printezis dell’Olympiacos al quarto posto nei rimbalzi con 149.
Ioannis Bourousis è terzo con 161. Hines è anche secondo con 69 rimbalzi offensivi dietro gli 80 di Felipe Reyes. Infine, è terzo nelle stoppate con 21. Ioannis Bourousis è secondo con 26. Sergio Rodriguez è nono nei punti segnati con 324. Dimitris Diamantidis ne ha 328, Nando De Colo 329. E’ anche quarto con 57 canestri da tre alle spalle di Vassilis Spanoulis, terzo con 63. Infine, è non negli assist con 114. Theo Papaloukas è ottavo con 115.