Dopo l’improvvisa chiusura delle palestre di Napoli e provincia è arrivata l’azione della FIPAV Campania, atteso nelle prossime ore il provvedimento di riapertura
Il Comitato Regionale FIPAV Campania ha emesso un preoccupante comunicato nei giorni scorsi mettendo, di fatto, in luce una serie di problematiche sulle strutture sportive a Napoli e provincia. Se da un lato la situazione riguardante le palestre che ospitano allenamenti e partite di associazioni sportive e società è arcinota con il grosso dei problemi che riguarda inadempienze e mancanza di requisiti necessari a rendere idonee le strutture, dall’altro il silenzio assordante proveniente dalle stanze dei bottoni presiedute da chi dovrebbe sorvegliare e, perchè no, dare sostegno a chi ogni giorni lotta per far si che lo sport non smetta di respirare, è emblematica per usare un puro eufemismo.
Nella fattispecie, si apprende che ”il C.R. della FIPAV Campania, nella giornata del 3 ottobre ha preso conoscenza di una circolare emanata dalla Città Metropolitana di Napoli che chiudeva le palestre di proprietà per mancanza dei requisiti previsti dalla legge prevenzione incendi. Il presidente regionale Avv. Ernesto Boccia si è pertanto attivato prontamente contattando i dirigenti della Città Metropolitana interessati nonché il consigliere delegato della Città Metropolitana con delega alla scuola Avv. Domenico Marrazzo e l’assessore al Comune di Napoli Ciro Borriello cercando di far rientrare questa decisione che bloccava tutte le attività sportive a Napoli e Provincia delle tante società che utilizzavano le palestre dell’ex Provincia. Dopo una lunga, ma fruttuosa, azione di convincimento, le Autorità Politiche e Amministrative della Città Metropolitana hanno ritenuto opportuno rivedere in positivo la decisione presa ed ora tutto il mondo sportivo regionale è in attesa di una nuova circolare che permetta a tutte le associazioni di rientrare in palestra a fare attività.”
Il massimo esponente del Comitato Regionale della Federvolley Ernesto Boccia è, dunque, sceso in campo in prima persona a difesa di tutte quelle società ostaggio di una decisione che rischia seriamente di martoriare ed umiliare, ancora una volta, le discipline indoor. ”Così muore lo sport, così la pallavolo e le altre discipline indoor sono costrette ad alzare bandiera bianca, così viene umiliato lo sport e la voglia di riscatto di tutto un popolo. A fronte di una situazione così grave e che coinvolge ad oggi un numero elevatissimo di società, la FIPAV Campania dice basta e si ferma. Dice basta alla burocrazia asfissiante, dice basta alla miopia delle istituzioni, dice basta a chi ogni giorno prova a fermare lo sport che invece dovrebbe essere aiutato in ogni modo e tempo. La legge 151/11, se avesse avuto una corretta gestione e programmazione negli interventi, in 7 anni avrebbe avuto una giusta applicazione senza incidere sulle attività. Cosa non avvenuta e che ora ha portato a questa ‘serrata’. Con questa decisione siamo vicini alle associazioni che in questi giorni si sono viste estromesse dalle loro case in nome di leggi e norme applicate in maniera indiscriminata senza un minimo di contestualizzazione. Quelle stesse associazioni che, quotidianamente, lavorano con i più giovani educandoli a valori che la società calpesta e che senza sport purtroppo difficilmente saranno alla base della rinascita sociale del nostro popolo. La pallavolo si ferma in attesa di una presa di coscienza da parte di tutto il mondo politico partenopeo. Così muore lo sport, così distruggiamo il futuro dei nostri ragazzi”.
Assieme alla pallavolo, si è fermata anche la pallacanestro nonostante dal C.R. FIP Campania nemmeno un suono sia stato udito a sostegno di chi, ogni giorno, si impegna solo e soltanto per amore dello sport.