Tom Bialaszewski: ”Non ero qui per sostituire Coach Messina, ma solo per occupare il suo posto. Con l’aiuto di tre eccellenti menti cestistiche come quelle di Mario Fioretti, Marco Esposito e Stefano Bizzozero, abbiamo gestito minuti, falli, sostituzioni e letto ogni situazione”

Milano, 24/11/2019 – Forum di Assago  Non tragga in inganno il risultato finale, A|X Olimpia Milano – Dinamo Banco di Sardegna Sassari è stata partita vera e combattuta sino ad una manciata di minuti dalla fine, ossia sino alla spallata di Nemanja Nedović che ha permesso alla Armani Exchange di effettuare l’allungo deciviso su una buonissima Sassari guidata dal duo Bilan-Pierre.

Causa attacco influenzale, Coach Ettore Messina non ha diretto la gara contro la Dinamo Sassari. Al suo posto Tom Bialaszewski, arrivato quest’anno a Milano dopo esperienze diverse nella NBA e in Australia.

L’Olimpia attacca di più l’area, con i tagli di Biligha segna i primi canestri, ma Sassari è più pericolosa dall’arco e con le prime due triple va avanti 12-10. Con quattro tiri liberi, Della Valle riporta in testa Milano, ma il primo quarto ispirato di Michele Vitali sorregge lo sforzo di Dyshawn Pierre (16 in coppia). Sassari così riparte. L’Olimpia, in un avvio di gara molto offensivo, ritorna a meno uno con un jumper di Brooks. Poi un gioco da tre di Della Valle (sette nel quarto iniziale) chiude il primo periodo sul 23-21 Olimpia. Pierre, con un altro personale 5-0, rimette la Dinamo avanti subito in avvio di secondo quarto. La prima tripla della partita di Milano dopo otto errori di squadra la firma Scola per la nuova parità. La seconda, di Mack dall’angolo, vale il vantaggio dei padroni di casa. Ma la gara resta tirata. Milano brucia il bonus presto, Vitali dalla lunetta pareggia ancora a quota 35. L’Olimpia spara un 7-0 per chiudere il tempo, con un jumper di Sergio Rodríguez dall’angolo, una tripla di Nedović e poi sulla sirena una prodezza di Mack che vale il 42-35.

L’Olimpia parte con un taglio di Mack, una palla rubata da Micov e un gioco da tre punti di Luis Scola per andare avanti di 12. Il vantaggio tocca i 13 per un attimo. Poi Sassari sfrutta bene un passaggio a vuoto offensivo di Milano che dura tutto il quarto. Una tripla la mette Vitali, una Spissu, in mezzo c’è un gioco da tre punti di Bilan. A 3’46” dalla fine del terzo, con il margine ridotto a tre punti, 57-54, coach Bialaszewski ferma la partita. Sassari continua a cavalcare il gioco interno di Bilan, che si procura punti e viaggi in lunetta. Poi Pierre da tre porta avanti Sassari ancora con una tripla. Milano, senza ritmo in attacco, non si procura i tiri giusti e chiude il periodo sotto 62-59. L’Olimpia si abbassa all’inizio del quarto periodo, con due playmaker, più Nedović e con Scola da 5 accanto a Brooks. Nedović e Mack con due triple rimettono davanti Milano. Il parziale di 8-0 ribalta il punteggio, 67-64, con time-out Sassari. Una tripla all’angolo di Micov vale il più cinque, con risposta di Jerrells dall’arco. Milano ripristina cinque punti di margine poco dopo su un libero di Tarczewski e puntuale arriva la risposta da tre di Pierre. Poi Jerrells ricuce a meno uno. Nedović lo cancella convertendo uno scarico di Sergio Rodríguez e poi uno di Micov. Milano a 87 secondi dalla fine ristabilisce sette punti di vantaggio, 83-76. L’Olimpia difende, Tarczewski svetta a rimbalzo e l’ultimo allungo si rivela decisivo: 90 – 78 il risultato finale.

Tabellino

A|X Armani Exchange Olimpia Milano – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 90-78 | (23-21, 19-14, 17-27, 31-16)

Olimpia Milano: Della Valle 12, Mack 10, Micov 12, Biligha 6, Moraschini 2, Rodriguez 8, Tarczewski 7, Nedovic 14, Cinciarini, Burns ne, Brooks 4, Scola 15. Coach: Tom Bialaszewski.

Dinamo Sassari: Spissu 6, Mclean 2, Bilan 17, Bucarelli, Devecchi ne, Evans 7, Magro ne, Pierre 21, Gentile, Vitali 12, Jerrells 13. Coach: Gianmarco Pozzecco.

Arbitri: Lanzarini, Filippini, Galasso.

”E’ stata una prova di squadra – ha esordito in sala stampa Tom Bialaszewski – uno sforzo collettivo. Avevamo parlato in spogliatoio, io non ero qui per sostituire Coach Messina, ma solo per occupare il suo posto, con l’aiuto di tre eccellenti menti cestistiche, quelle di Mario Fioretti, Marco Esposito e Stefano Bizzozero. Mi hanno aiutato a gestire minuti, falli, sostituzioni, tutte queste cose. Non c’è dubbio che questa fosse una partita particolare, vista la rivalità, i ragazzi erano mentalmente pronti a giocarla, si è visto, si è visto come sono rientrati in campo dopo l’intervallo o nel quarto periodo. Ci sono stati momenti difficili, ma abbiamo tentato di limitare i danni e poi riprendere ritmo, creare tiri di qualità, perché ad un centro punto avevamo smesso di costruirli. Per quanto mi riguarda, ti prepari da sempre per questi momenti, poi in questi mesi abbiamo costruito un rapporto di fiducia, tra tutti e sapevo che finché avessimo giocato all’interno del nostro sistema le cose sarebbero andate bene. In campionato ora dobbiamo trovare la continuità per continuare a giocare come stasera. Sono contento che si sia vinto”.

Cosi, invece, coach Pozzecco:

”Prima della partita Ettore mi ha scritto che non ci sarebbe stato e ci sono rimasto malissimo perché ci tenevo a giocare contro un mito. Complimenti a loro, hanno giocato una gara solida ma anche noi siamo stati all’altezza, lo dico con sincerità ed orgoglio. Siamo stati in partita fino alla fine, gettando via forse quel minimo vantaggio creato in maniera scellerata con qualche errore in difesa che non puoi permetterti contro di loro. La squadra oggi ha dimostrato il proprio valore, queste gare spesso le decidono i grandi talenti. Voglio vedere la mia squadra crescere, abbiamo degli ottimi giocatori. Siamo forti e si, crediamo di essere tra quelli che possono vincere lo scudetto. L’ unica pecca è il campionato a 17, con una classifica quasi falsata. Chiudo con i complimenti a Dino per il ritiro della maglia, una persona incredibile che rappresenta la nostra pallacanestro. McLean? Stasera forse avrei dovuto utilizzarlo più spesso assieme a Bilan. Sono certo che, se resterà, con loro due potremmo fare grandi cose. Se resterà alla Dinamo? Se dovessi decidere io direi di si, ma la decisione finale spetta solo a lui. Attendiamo di capire”.