Seconda Coppa Italia di A2 in carriera per Lorenzo Uglietti dopo il successo del 2019 con la canotta di Treviso
Napoli alza al cielo la sua prima Coppa Italia di Serie A2.
Gli uomini di Pino Sacripanti battono Udine e mettono le mani sul trofeo di categoria dopo aver disputato un match avvincente in cui gli azzurri sono stati, tuttavia, sotto per tutto il primo tempo. Nel primo e nel secondo quarto soprattutto, Napoli ha sofferto molto la fisicità di Udine, per non parlare delle triple chirurgiche di Michele Antonutti, faticando tantissimo nel trovare la via del canestro con fluidità.
L’ingresso, a fine primo quarto, dell’ala piccola Lorenzo Uglietti – uno degli uomini chiave della Ge.Vi. 2020/2021 -, assieme ai canestri di Jordan Parks, ha evitato un passivo molto più ampio rispetto agli undici punti di distanza maturati all’intervallo lungo grazie al dinamismo ed all’intensità difensiva dell’ala torinese. Poi, nel secondo tempo, Mayo, Marini, un acciaccato ed encomiabile Parks e l’abnegazione di Uglietti sui due lati del campo hanno regalato una grande gioia al proprio coach, alla proprietà ed a tutta la città di Napoli.
”Sono super contento per la vittoria di questo trofeo – ha dichiarato Uglietti ai microfoni di sportreportmagazine.com – . Il modo in cui siamo riusciti a vincere, rimontando sia nella sfida di stasera con Udine che in quella di ieri sera con Tortona, ci da’ una carica incredibile”.
Per Uglietti, cosi come per Lombardi suo compagno anche ai tempi di Treviso, la Coppa Italia appena conquistata rappresenta il terzo trofeo in carriera dopo la Coppa Italia DNB con Latina nel 2014 e la Coppa di A2 nel 2019 con la canotta di Treviso in finale contro la Fortitudo:
”Questa, però, ha un sapore speciale per come è maturata.
A differenza della regular season in cui non riuscivamo a metabolizzare alcune sconfitte patite con squadre che ci succedevano in classifica, l’essere riusciti a vincere in rimonta in questo modo sia ieri che oggi dimostra quanta ‘cazzimma’ abbia questa squadra”. Sacripanti, inviperito al rientro negli spogliatoi, ha saputo toccare i tasti giusti – ”Cosa ci ha detto il coach all’intervallo? Nulla, semplicemente aveva capito che troppo spesso ci limitavamo ad attaccare in maniera timorosa cercando spesso il fallo e ci ha detto di giocare senza pensieri.
Può sembrare un aspetto banale ma in realtà non lo è affatto. Al rientro, avevamo di nuovo la mentalità delle grandi squadre che ci ha permesso di entrare carichi, a dimostrazione delle bombe di Mayo, di Marini ed anche di alcune mie giocate”.
Uglietti, ottimo difensore in piena crescita offensivamente come dimostrano i 12 punti contro Udine, ha parlato del rapporto con coach Sacripanti – ”Pino è una persona con i piedi per terra.
Lavorare con lui è fantastico, anche perchè di pallacanestro ne’ sa davvero tanto, e questo ci aiuta molto a capire il suo modo di lavorare ma soprattutto il suo modo di intendere e leggere la pallacanestro in base alle situazioni che ci capitano in partita. Ci parla tanto durante gli allenamenti, che sono tosti ma, con lui in palestra, non si finisce mai di imparare”.
Sul rapporto con la città – ”Ovviamente non ho avuto modo di vedere molto della città di Napoli a causa delle restrizioni in atto da quando sono arrivato, ma so per certo che i nostri tifosi ci mancano eccome. Senza pubblico questo è un altro sport. Sarebbe stato bello averli con noi al palazzetto quest’anno, si sarebbero divertiti e, di sicuro, ci saremmo divertiti anche noi con loro”.
Sul futuro – ”Con Napoli ho un contratto 1+1. Ora siamo mentalizzati sulla post-season. Vogliamo finire questa stagione con il botto, per noi e per i nostri tifosi”.