Il capo della prefettura della Città di Napoli, in coordinamento con il Ministero dell’Interno, ha emanato un decreto che impedisce alla SSC Napoli di vendere i biglietti ai sostenitori ospiti per la partita degli Ottavi di finale di Champions League contro l’Eintracht Francoforte
Adesso è ufficiale: il decreto emanato dalla Prefettura della Città di Napoli – già annunciato in settimana – vieta in maniera ufficiale alla SSC Napoli di vendere biglietti ai residenti in Germania in vista del match di ritorno degli Ottavi di finale di UEFA Champions League in programma mercoledì 15 marzo contro l’Eintracht Francoforte. Tale decreto è stato formalmente eseguito nonchè comunicato all’Eintracht Francoforte.
Napoli-Eintracht Francoforte vietata agli ospiti: la nota del club teutonico https://t.co/dQpuR5xYSk
— Sport Report Magazine (@SportReportMAG) March 7, 2023
”Si tratta di una procedura unica nel panorama del calcio europeo per club, che va contro lo spirito della competizione” – ha dichiarato Philipp Reschke, membro del consiglio di amministrazione dell’Eintracht. ”Il fatto che le partite contro il Napoli siano definite ad alto rischio, a causa della rivalità e dell’insieme di circostanze che ovviamente pongono delle sfide ai rispettivi personali di sicurezza in loco, non è qualcosa che è emerso all’improvviso da un giorno all’altro: era chiaro già dal giorno del sorteggio. L’andata si è svolta come ci aspettavamo e sicuramente con meno preoccupazioni rispetto a quanto si potesse temere.
La situazione relativa alla partita di ritorno non è cambiata in alcun modo rispetto al modo in cui si è svolta l’andata. Le autorità di sicurezza della Città di Napoli hanno avuto quattro mesi di tempo e o non sono preparate o non sono in grado di garantire un clima sicuro in città e attorno allo stadio per quanto riguarda questa partita. Qualunque sia la ragione, è ugualmente inaccettabile e semplicemente non credibile”.
L’Eintracht Francoforte sta attualmente lavorando a un ricorso contro questa ingiunzione. “Sappiamo – prosegue Reschke -, grazie alle nostre consultazioni con avvocati italiani esperti, che realisticamente ci sono poche speranze di ribaltare il decreto attraverso un procedimento accelerato – casi analoghi in Serie A ce lo dicono. Ci stiamo preparando a un iter amministrativo lungo e delicato, un qualcosa che ha già funzionato in passato”.
di Mario Miccio