Vittoria numero 21 in EuroLeague per l’Olimpia Milano contro l’Anadolu Efes, l’undicesima al Forum di Assago

Il successo ai danni dell’Efes vale il 2-0 per l’Olimpia negli scontri diretti anche contro la squadra di Ergin Ataman che, nelle precedenti 12 uscite, aveva vinto 11 volte.

Milano ha comandato le operazioni fin dall’inizio, ha mosso la palla, con Sergio Rodrìguez devastante come suggeritore con 10 assist all’attivo. Shavon Shields ha messo i primi sette tiri dal campo. Jeremy Evans, al rientro come Malcolm Delaney, si è fatto sentire anche a rimbalzo e non solo nelle schiacciate. Alla fine vince Milano 98-75.

Ci sono cinque triple nei primi quattro minuti di gioco. L’Efes usa la forza dei suoi lunghi per alzare la voce a rimbalzo. Micov mette due bombe al primo passaggio in campo, poi Evans schiaccia un alley-oop per portare Milano avanti 19-15 dopo sette minuti di punteggio alto, con l’Olimpia più precisa e l’Efes più fisica. Il margine tocca i sei punti tre volte, su un’entrata di Shields, una seconda schiacciata di Evans, un altro jumper di Shields. Poi Milano alza l’efficacia della difesa, si assesta a rimbalzo e chiude in ritmo in attacco, ancora con Shields e Evans che funge da ricevitore dei passaggi di Rodrìguez (cinque assist nel primo periodo) nel 29-19 che chiude il periodo.

Shields, da guardia, continua ad usare il mismatch per segnare dalla media sopra la testa dell’avversario. Il suo floater spinge Milano a più 14. Toccati i 15 punti di deficit, l’Efes risponde con la coppia Singleton-Dunston dentro l’area. Vasilije Micić con due entrate consecutive ricuce a meno nove. L’Olimpia risponde con i canestri in sequenza di Punter, Micov e Shields. La schiacciata a rimbalzo di Evans, la quarta, ripristina 15 punti a favore di Milano dopo quasi nove minuti. E’ ancora Chris Singleton, con cinque punti consecutivi, a rimettere in moto l’Efes. Brooks convertendo il settimo assist di Rodrìguez ferma il parziale, poi Tibor Pleiß chiude il tempo con una tripla dall’angolo e all’intervallo è 49-39 Olimpia.

L’Efes si gioca tutti insieme Larkin, Micić e Beaubois. Con un quintetto di grande velocità e fantasia trova eccellenti soluzioni e con una tripla dall’angolo di Beaubois ritorna a meno sette. Una fiammata di Kevin Punter, sei punti consecutivi, riapre 13 punti per l’Olimpia. Beaubois prova ancora a riavvicinare l’Efes, ma Shields risponde dall’arco, Rodrìguez segna cinque punti di fila e il gap raggiunge i venti punti quando sempre Shields ruba palla e va a schiacciare in contropiede. Sulla sirena, dopo due errori dalla lunetta di Moerman, Jeff Brooks fulmina il pressing dall’Efes dall’arco per il 78-56 che chiude il terzo periodo.

L’Olimpia mantiene il controllo delle operazioni, ripartendo il minutaggio. Il margine raggiunge i 26 punti dopo un 2/3 dalla linea di Delaney. Qui Coach Messina completa l’uso della panchina con Paul Biligha, mentre nel finale viene fuori il tiro piazzato di LeDay che con due triple consecutive completa una prova brillante della squadra. Finisce 98-75. Avversaria dell’Olimpia in post-season (20 e 21 aprile) di EL sarà il Bayern Monaco di Trinchieri, vittorioso al Palau Blaugrana nella notte del ritorno al basket giocato di Pau Gasol con la canotta del Barça. Per l’Olimpia sarà la prima partecipazione dal 2014, quando venne eliminata 3-1 dal Maccabi Tel Aviv che poi avrebbe vinto il titolo.

Cosi Ettore Messina al termine del match:

E’ stata una bella vittoria, ovviamente favorita dalle modeste motivazioni che aveva l’Efes in questa partita.

Però è importante che all’inizio del terzo quarto, quando hanno schierato tutti i loro titolari, abbiamo allungato il margine. Siamo anche contenti di aver recuperato Malcolm Delaney e Jeremy Evans, speriamo anche di riavere presto Kyle Hines e Michael Roll e che Gigi Datome abbia preso solo una botta. Per questo non lo abbiamo rischiato.

E’ stata una bella regular season, soprattutto perché ad un certo punto c’è stata la sensazione che servissero almeno 19 vittorie per accedere ai playoff e noi abbiamo vinto 21 volte. La convinzione ce l’hanno data le vittorie in trasferta. Ogni volta che vinci in trasferta aumenta la convinzione di potercela fare, di potertela giocare con le altre. Un momento importante è stato la vittoria con il Real Madrid a Milano. Eravamo a pezzi, dopo pochi minuti abbiamo perso Malcolm Delaney e in quel momento ci siamo stretti attorno ai nostri giocatori più esperti e siamo andati avanti vincendo.

Ho scoperto oggi che l’Olimpia ha raggiunto i play-off per la terza volta in trent’anni. Mi viene da dire che sarebbe importante non smettere, dare continuità a questo progetto. E’ positivo per l’EuroLeague che, comunque vada, ci sarà una squadra inaspettata alle Final Four. Dobbiamo subito smontare il concetto che sia un’occasione.

Il Bayern ha vinto 21 partite perché ha fatto una grande stagione e giocato meglio di tante altre squadre. Li abbiamo battuti due volte, ma sono state partite molto differenti tra loro, quindi dobbiamo azzerare tutto e fare bene le piccole cose. Sarà fondamentale essere in salute e superare i momenti di difficoltà che ci saranno in una serie che sarà dura, che tutte e due possono vincere. Il Bayern è una squadra ben allenata e sappiamo che non sarà facile.