L’Olimpia dell’ex Gigi Datome sfida il Fenerbahçe di Nando de Colo reduce dalla fragorosa sconfitta interna con l’Anadolu Efes

Con otto gare da giocare e il mercato chiuso, la volata verso i play-off dell’EuroLeague più equilibrata che si ricordi è decisamente in pieno svolgimento.

La gara di mercoledì 3 marzo (ore 20.45) al Mediolanum Forum contro il Fenerbahçe – una delle squadre più dominanti degli ultimi 10 anni con un titolo vinto e cinque Final Four consecutive – è uno scontro diretto, ammesso che qualcuno non lo sia. L’Olimpia è terza in classifica con 17 vittorie, il Fenerbahçe ne ha 15 ed è attualmente l’ultima squadra in zona playoff, con una vittoria di margine sulle prime inseguitrici. La gara è naturalmente fondamentale per ambedue le squadre, che successivamente avranno due trasferte consecutive.

L’Olimpia andrà a Kaunas e poi a Mosca. Milano ha anche vinto la gara di andata 79-71, quindi ha la possibilità di mettere un mattone importantissimo nella costruzione della stagione. Ma il Fenerbahçe, che ad un certo punto ha perso sette gare su otto, successivamente ne ha vinte 10 di fila, la seconda miglior striscia della stagione dopo le 12 del CSKA Mosca, una serie interrotta dall’Efes nel turno scorso. Oltre ai progressi di squadra e al recupero di alcuni infortunati, il Fenerbahçe ha anche aggiunto dal mercato Marko Gudurić dopo due anni di NBA a Memphis, un altro ex NBA, il centro Kyle O’Quinn, e il playmaker Alex Pérez.

L’analisi del match, come di consueto, è affidata alle dichiarazioni di Coach Ettore Messina:

Affrontiamo una delle squadre più in forma della competizione, perché il Fenerbahçe prima di perdere con l’Efes aveva collezionato una lunghissima serie di successi.

E’ una squadra fisica e profonda, che rispetto alla prima parte di stagione ha recuperato gli infortunati, ha aggiunto un giocatore come Marko Gudurić e ha elementi di grande esperienza quali de Colo e Veselý. Noi facciamo ancora i conti con infortuni importanti, ma siamo preparati e sono sicuro che i ragazzi come hanno fatto finora giocheranno una partita di grande attenzione.

Cosi Kyle Hines:

E’ una sfida complicata, contro una squadra che negli ultimi due mesi di stagione ha giocato ad alto livello ed è stata una delle migliori dell’intera EuroLeague.

Per noi è una partita fondamentale: in questa ultima parte di stagione europea è importante vincere il maggior numero di gare possibili, soprattutto in casa, per cercare di assicurarsi una posizione di prestigio.

Gigi Datome è terzo dietro Kyle Kuric (Barcellona) e William Howard (ASVEL) nel tiro da tre con il 56.9%. Zach LeDay è quinto con il 50.0%. Shavon Shields è sesto nel tiro da tre con il 48.3%. Ha una serie di 15 gare con almeno una tripla a segno. Kyle Hines entra in questa gara ad una stoppata dalle 249 di Fran Vázquez, secondo di sempre.

Vlado Micov è diventato il secondo giocatore nella storia dell’Olimpia a giocare 100 partite di EuroLeague dopo Kaleb Tarczewski. Sergio Rodríguez ha superato i 3.000 punti in carriera nella partita di Milano contro il Maccabi. E’ stato l’ottavo di sempre a superare questa soglia, ma in classifica adesso è settimo avendo scavalcato Felipe Reyes. L’Olimpia ha conquistato contro il Chimki la 17° vittoria stagionale in EuroLeague, nuovo record di club.

Il precedente risaliva alla stagione 2013/14 con un’altra formula quando l’Olimpia vinse 5 partite nella regular season, 10 nelle Top 16 e una nei playoff arrivando a 16. L’Olimpia è prima nel tiro da tre con il 42.08% di squadra e prima per minor numero di palle perse con 10.8 di media. L’Olimpia come squadra è anche terza nei punti segnati, con 81.6 di media.

Tra quelli previsti dal calendario e quelli “creati” dai recuperi, l’Olimpia si appresta a giocare due gare settimanali di EuroLeague per la nona volta. Nelle otto settimane doppie precedenti ha confezionato un record totale di 11-5, con 6-2 in casa, 5-3 in trasferta, 5-3 in gara 1 e 6-2 in gara 2.

Il Fener, che quest’anno ha sostituito in panchina un totem della pallacanestro europea come Željko Obradović con Igor Kokoškov, serbo che ha vinto l’europeo con la Slovenia nonchè primo coach europeo a dirigere una squadra NBA da capo allenatore (Phoenix), è una squadra profondamente diversa da quella che ha dominato negli ultimi anni complice la partenza di giocatori storici come Kōstas Sloukas e Gigi Datome.

Sono tuttavia rimasti elementi cardine come Nando de Colo (14.9 punti e 4.1 assist a partita) e Jan Veselý (13.2 punti, 5.3 rimbalzi di media). Marko Gudurić (11.5 punti, 43.1% da tre) è un altro membro della squadra Campione d’Europa, come Melih Mahmutoğlu, il centro Ahmet Düverioğlu (4.0 punti, 75.0% da due) e naturalmente il veterano Ali ‘Bobby Dixon’ Muhammed (6.2 punti, 46.0% da tre).

Tanti i giocatori nuovi tra cui il playmaker Lorenzo Brown (10.0 punti, 3.9 assist di media), le ali piccole Edgaras Ulanovas (4.8 punti, 42.1% da tre), l’unico sempre partito in quintetto, e l’ex Dinamo Sassari Dyshawn Pierre (8.7 punti, 42.3% da tre), il centro tedesco Danilo Barthel (7.4 punti, 41.7% da tre), il bomber Jarell Eddie (46.6% da tre) e Kyle O’Quinn, uomo da 472 presenze nella NBA. Il Fenerbahçe, nonostante la rivoluzione apportata in estate, è una delle cinque squadre che tirano meglio del 40% da tre.