GM Stavropoulos: ”L’occasione di portare Scola a Milano era troppo ghiotta per lasciarcela sfuggire”
Milano, 02/10/2019 Presentato ufficialmente Luis Scola, nuovo acquisto della A|X Armani Exchange Olimpia Milano.
Ad aprire la conferenza, le parole del GM dei men in red Christos Stavropoulos:
”Quando si è presentata l’occasione di portare luis scola a milano abbiamo decsido di andare fino in fondo perchè parlando con lui abbiamo capito quanto sia motivato e quanto possa essere importante per il nostro progetto un campione con le sue caratteristiche tecniche e morali. Sono felice ma soprattutto emozionato di accogliere nella nostra famiglia un giocatore carismatico come Scola. Benvenuto Luis.
Milano è sempre vigile sul mercato, quando si è presentata la possibilità di prendere Luis, e dopo aver parlato con lui ed aver percepito le sue motivazioni, abbiamo deciso di portarlo qui perchè è sicuramente un giocatore che aggiunge valore alla società ed al progetto che abbiamo intrapreso”.
Prende la parola, poi, la leggenda argentina Scola:
”Milano è una sfida che sono pronto ad accettare, ringrazio Christos per le belle parole. Ancora non parlo molto bene l’italiano ma prometto di migliorare molto presto. Ho lasciato l’EuroLeague tredici anni fa, la lega è cresciuta in maniera impressionante in questo periodo avvicinandosi, di fatto, molto a quella che è la NBA sotto diversi aspetti come le arene, i viaggi, gli alloggi etc. In ogni caso in questi tredici anni ho comunque giocato in altre leghe affrontando giocatori e non di EuroLeague e quindi, nonostante tutto, alla fine parliamo comunque di pallacanestro. In qualsiasi modo la si voglia vedere, è solo pallacanestro.
Ho 39 anni, sono ciò che sono ora a livello fisico e mentale; sono ottimista di natura, il mio fisico sta alla grande, corro, mi alleno e so che farò cose positive sul parquet attraverso un naturale processo di transizione non avendo giocato in EuroLeague per cosi tanti anni. Ottimisticamente dico che sarà un anno divertente, una buona stagione.
Parte della decisione di venire qui è stata la possibilità di giocare e vivere in un paese diverso, disputando anche l’ EuroLeague dopo tanti anni. Giocare per coach Messina è qualcosa che ho sempre desiderato e che non ero riuscito a fare prima non essendoci mai riusciti ad incrociare. Tutto questo messo assieme rende questa una sfida estremamente stimolante, motivo per cui ho accettato di venire a Milano.
Ho parlato con Manu e con altri giocatori che sono stati allenati da coach Messina e non, ho parlato con Pablo Prigioni, con Andrés Nocioni ed ovviamente anche con coach Messina; tutte queste cose messe assieme, come ho detto, sono parte della motivazione che mi ha spinto a scegliere di venire all’Olimpia. Cina come luogo in cui svernare? Non la vedo in questo modo, ci sono ottimi giocatori li, da EuroLeague o NBA, il campionato non è poi cosi di basso livello. È stata una sfida personale perché ci sono tanti giocatori giovani e ti vengono richiesti molti minuti, quindi è stata una bella sfida, importante per un giocatore.
Non giocherò ancora per molto, sono alla fine della mia carriera. Se non ci fossimo qualificati alle Olimpiadi probabilmente avrei smesso di giocare, era una decisione che valutavo prima del Mondiale, poi ci siamo qualificati. Ho parlato con la mia famiglia e con mia moglie che, per prima, mi ha incoraggiato a continuare. Fra le tante opzioni valutate Milano mi è sembrata la migliore. Mi aspettavo di giocare un buon mondiale, sono una persona molto ottimista ma non mi aspettavo tutto questo anche perché ero concentrato esclusivamente sull’impegno al mondiale con l’Argentina inizialmente”.