Givova sul velluto contro Cantù, serie sul 2-0 per i campani e che ora si sposta in Lombardia
Il lavoro non è ancora finito.
Con una prestazione tutta cuore e grinta, la Givova Scafati mette alle corde per la seconda volta di fila in 48 ore l’Acqua S.Bernardo Cantù, imponendosi 67-53 anche in Gara-2 delle LNP Finals di play-off del tabellone argento del campionato di Serie A2.
E così, dopo due incontri, la compagine dell’Agro è avanti 2-0 nella serie. Le superiori percentuali al tiro, sia da due, che da tre e ai liberi, unite al dominio sotto le plance, hanno permesso al roster campano di piazzare un altro preziosissimo successo, frutto di un lavoro difensivo intenso e concentrato. Il resto lo ha poi fatto il PalaMangano, che ha trascinato la squadra in ogni singolo possesso, con un calore ed un affetto davvero unico, risultando una delle componenti decisive della vittoria scafatese.
Sottotono, invece, la prestazione del team canturino, che non è riuscito a produrre la mole di gioco a cui era abituata, sia per meriti dell’avversario che per demeriti propri, palesatisi in un atteggiamento remissivo in alcuni frangenti di gioco. Giovedì 9 giugno il confronto si sposterà in casa dell’Acqua S.Bernardo, ovvero al PalaBancoDesio.
DICHIARAZIONI COACH SCAFATI, ALESSANDRO ROSSI
Gara-2 è stata una partita diversa da Gara-1, perché giocando due sfide così intense e ravvicinate nel tempo, la fatica si accumula.
Anche oggi i nostri giocatori sono i protagonisti della vittoria, per l’atteggiamento e per la buona difesa nei primi due quarti, che non ha concesso cose facili agli avversari. In attacco abbiamo fatto parecchia fatica che deriva dalla fisicità di Cantù e per l’incapacità di andare a cercare una soluzione diversa dalla prima possibile, magari avendo con un pizzico di pazienza in più.
Sul punteggio finale c’è poco da dire, perché abbiamo condotto la partita dall’inizio alla fine. A Cantù le partite saranno completamente diverse, questo dobbiamo capirlo, perché in Serie A2 il fattore campo ha importanza e noi dovremo avere lo stesso spirito mostrato in queste due prime apparizioni.
Il lavoro non è finito, sbaglieremmo a pensare che lo sia: ho visto una gioia contenuta nei miei ragazzi, sinonimo questo che tutti sanno bene, con grande maturità, che ci manca ancora una vittoria prima di poter veramente festeggiare.
DICHIARAZIONI COACH CANTU’, MARCO SODINI
Giù le mani dai miei ragazzi, questa è la cosa che mi preme dire subito.
Quello che non sono riusciti a fare in queste due gare non è dovuto a mancanza di impegno, mancanza di professionalità o mancanza di preparazione delle partite; li alleno da un anno e posso garantire su questo. Altrimenti non saremmo qui a disputare una finale contro una squadra eccezionale come Scafati, che sta giocando con grandissima energia. Un’energia troppo grande e che noi non siamo stati capaci di replicare.
Specialmente nel primo tempo, ma anche nel secondo, non siamo stati in grado di essere performanti ai limiti della normalità di una squadra professionistica di Serie A. Basta guardare le percentuali, che sono comunque migliorate nel secondo tempo rispetto al 16% da tre punti, al 16% ai liberi e al 30% da due, sbagliando davvero moltissimi tiri vicini al ferro. Tutto questo non ha potuto ridurre ulteriormente uno scarto che, in quel momento, era comunque di dodici punti di differenza e probabilmente, se invece fosse successo, avremmo potuto anche vedere una partita diversa.
Tuttavia, nell’arco dei 40 minuti, Scafati ha prodotto un’energia certamente superiore alla nostra ed è stata nettamente superiore non per incapacità nostra, bensì per bravura da parte loro. Adesso siamo senz’altro con le spalle al muro e non possiamo dire qualcosa di diverso da questo, ma non siamo ancora morti. Scafati deve vincere un’altra partita e noi, in qualsiasi modo possibile, cercheremo di allungare la serie, provando a meritarci di tornare qui per Gara 5. La speranza è che a Desio venga tanta gente e che ci possa essere la stessa spinta del pubblico di cui ha potuto godere Scafati. Capisco il dispiacere dei tifosi ma ora c’è bisogno del nostro fattore campo.
Tabellino
Givova Scafati – Acqua S.Bernardo Cantù 67-53 | (21-10; 13-12; 19-14; 14-17)
Scafati: Clarke 4, Cournooh 6, Cucci 9, Rossato 7, Daniel 10, Ikangi 3, Monaldi 15, De Laurentiis 4, Grimaldi n.e., Perrino n.e., Mobio 8, Parravicini 1. Coach: Rossi.
Cantù: Vitali, Cusin 4, Nikolic 15, Moscatelli n.e., Da Ros 2, Allen 6, Bryant 16, Bucarelli, Bayehe 4, Tarallo n.e., Severini 6, Stefanelli. Coach: Sodini.
Foto Cuciniello