La NBA ha chiesto ai club di prepararsi nel caso di disputa di gare a porte chiuse a seguito della diffusione del virus COVID-19
Tra le crescenti preoccupazioni per il Coronavirus, la NBA fa sapere di aver chiesto alle squadre di prepararsi nel caso di disputa di match a porte chiuse a seguito della diffusione del virus COVID-19, limitando gli accessi agli eventi sportivi solo a coloro che sono considerati “personale essenziale” cosi come accadrà in Italia a partire da oggi.
Il memo, secondo quanto si apprende da ESPN, recita che anche i media, oltre ai sostenitori, potrebbero essere tenuti fuori dalle arene durante i match.
La stella dei Los Angeles Lakers LeBron James, a tal proposito, non ha voluto sentire ragioni rifiutandosi categoricamente di scendere in campo qualora fosse confermata la scelta di giocare senza pubblico nelle arene:
“No, è impossibile. Senza pubblico io non gioco. E’ per loro che scendo in campo. Per i miei compagni di squadra e per i fans. Ecco di cosa si tratta. Se arrivassi in un’arena in cui non ci fosse nemmeno un fan? Non esiste, non giocherei. Facciano cio che vogliono”.
La guardia dei Boston Celtics, Kemba Walker, spera che non si arrivi a quel punto:
“Sarebbe terribile. E noioso. Potrebbero anche decidere di cancellare la gara prima di farlo. Farebbe decisamente schifo. Ma la cosa diventa sempre più seria. Non so. Sarebbe sicuramente strano”.
Il memo diffuso dalla NBA afferma che le squadre dovrebbero anche prepararsi alla possibilità di implementare controlli circa la temperatura corporea su giocatori, personale delle squadre, arbitri e chiunque sia essenziale ai fini della gara.
I Golden State Warriors hanno confermato che la partita di questa notte contro i Philadelphia 76ers verrà disputata come da programma dopo che il Dipartimento della Sanità pubblica di San Francisco aveva consigliato la cancellazione o lo spostamento di ‘grandi eventi come riunioni, concerti, eventi sportivi, convention o grandi eventi della comunità.’
La città di San Francisco ha riscontrato due pazienti positivi al Coronavirus giovedì scorso.
In un precedente memo inviato alle squadre ad inizio settimana, la NBA ha inoltre raccomandato ai giocatori, per quanto riguarda il contatto con i fans, di utilizzare il classico ‘pugno contro pugno’ in luogo del high-fives oltre ad evitare di toccare oggetti come penne, palloni e canotte all’atto della firma di autografi.