Tutt’altro che chiusa la serie play-off tra Scafati e Assigeco Piacenza
Cade la Givova Scafati al PalaBanca per mano della UCC Assigeco Piacenza.
Gli emiliani si aggiudicano per 76-73 Gara-3 della semifinale play-off (tabellone argento) del campionato di Serie A2 a danno dei campani di coach Rossi. Si andrà così a Gara-4, in programma sabato, alle ore 18:00, sullo parquet piacentino.
Al di là delle statistiche che hanno visto primeggiare in maniera incisiva gli emiliani solo sotto le plance (43 rimbalzi contro 32), quello che è mancato alla compagine dell’Agro è stata la lucidità, la calma e la solita organizzazione difensiva che, complice qualche acciacco di troppo, ha condizionato l’esito finale della contesa, che ha premiato invece meritatamente agli uomini di coach Salieri per l’atteggiamento e la grinta sfoderata in campo in maniera costante per 40′.
Ritmi compassati, difese schierate ed equilibrio caratterizzano le prime fasi della sfida (8-8 al 5’). Pascolo, Devoe e Sabatini provano subito ad allungare (14-10 al 6’), ma i due statunitensi gialloblù sono i protagonisti del 16-17 con cui si arriva al 7’. Nel finale di periodo sale invece in cattedra Cournooh, che regala il vantaggio 16-22 alla Givova al 9’. Il margine viene però quasi totalmente rosicchiato dai locali nell’ultimo minuto (21-22).
Si segna poco nei primi minuti della seconda frazione. Poi ci prova Devoe ad ergersi a trascinatore (29-27 al 15’), ma ogni tentativo del giocatore statunitense viene prontamente rintuzzato da Cucci e compagni, anche per merito della difesa a zona imbastita da coach Rossi (31-32 al 18’), a cui però risponde a sorpresa l’esterno Gajic con due triple di fila, che permettono ai locali di portarsi sul 37-32 al 19’. Nell’ultimo giro di lancette, i rossoblù sono bravi a rimpinguare il vantaggio con cui raggiungono gli spogliatoi all’intervallo 41-36, nonostante la tripla sulla sirena di Ikangi.
La ripresa delle ostilità comincia sulla falsariga dei primi minuti di gara. Pascolo è tra i migliori in campo (46-39 al 22’). Ci pensa capitan Rossato ad accorciare le distanze (46-45 al 23’). Devoe pigia ancora una volta il piede sull’acceleratore (49-45 al 24’) e trova manforte in Pascolo (51-47 al 25’), ma poi la stanchezza inizia a pesare sul fisico dei padroni di casa, che subiscono l’iniziativa dei viaggianti (51-55 al 28’), bravi a chiudere avanti 58-63 il terzo periodo.
E’ Cournooh uno dei protagonisti dell’avvio di ultimo quarto, in cui sono ancora gli scafatesi a menare le danze (63 68 al 33’). Tanti errori e pochi canestri caratterizzano la parte centrale del periodo, in cui le due squadre appaiono molto stanche e poco lucide, con quella di casa brava ad approfittare delle incertezze degli avversari e a costruire il parziale di 6-0 con cui si porta in vantaggio al 38’ (69-68). Il talento di Sabatini, unito a quello di Kohs, in campo fa la differenza (75-70 al 39’). La tripla di Rossato a 36’’ illude soltanto (75-73), perché non si va oltre il 76-73 con cui si chiude il match.
DICHIARAZIONI HEAD COACH SCAFATI, ALESSANDRO ROSSI
Prima della partita avevamo detto di dover compiere un ulteriore passo in avanti che invece non abbiamo fatto, perché nell’ultimo quarto abbiamo gestito male il vantaggio e poi abbiamo fatto troppa fatica a leggere il metro arbitrale, oltre a commettere grosse ingenuità.
Se abbiamo tirato solo 7 tiri liberi a differenza dei 23 degli avversari, questo significa che dobbiamo fare un passo in più. La partita si è poi decisa anche sulle piccole cose. Questi sono i play-off, non potevamo pensare di venire a Piacenza ed avere vita facile, però ci siamo spenti negli ultimi cinque minuti, pur avendo costruito sempre buoni tiri, che purtroppo non sono entrati tranne nel terzo quarto, quando abbiamo preso un po’ di vantaggio.
Lo step in avanti dobbiamo farlo difensivamente: è la terza partita in cui stiamo riscontrando delle difficoltà su cui dobbiamo intervenire. Sono i dettagli a fare la differenza a questi livelli. Ci riproveremo tra due giorni con maggior convinzione. Abbiamo avuto diversi ragazzi con l’influenza in questi giorni, ma questa non deve essere una scusa.