Il vicepresidente della GIBA Mario Boni aveva dichiarato che ”molti nostri associati in Serie A2 e Serie B non riscuotono gli stipendi da febbraio, ancor prima che la pandemia scoppiasse in tutta Italia”
In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Sig. Mario Boni, in qualità di vicepresidente GIBA, alla ‘Gazzetta dello Sport’ in data 6 maggio, Lega Nazionale Pallacanestro rende noto di aver inoltrato un esposto all’attenzione della Procura Federale nelle persone del Procuratore Federale Avv. Marco Lucente e del Procuratore Federale Aggiunto Avv. Marco Scarpati.
Ritenendo necessario che quanto illustrato dal Sig. Boni, per diverse stagioni della carriera giocatore dilettante in piena accettazione delle normative vigenti e relativa contrattualistica, debba essere riportato nell’ambito della veridicità dei fatti.
”Non corrisponde a realtà che i giocatori non abbiano tutele assicurative: già da alcune stagioni LNP ha reso obbligatoria per le Società la stipula di una assicurazione che copra infortuni e rimborso cure mediche per atleti e staff” spiega il presidente Pietro Basciano.
”In riferimento alla questione delle fidejussioni va ricordato che il loro valore, coperto unicamente dalle proprietà dei Club, le stesse che ripianano i debiti, è stato già aumentato del 40%, che in caso di escussione esiste un obbligo di reintegro entro 20 giorni, pena successive sanzioni, e che la stessa fidejussione è innalzata a 120.000€ per le Società neopromosse e quelle risultate raggiunti da lodi nelle ultime tre stagioni”.
”Quanto alla richiesta che in Serie A2 si debba procedere con “un budget che vada a coprire tutte le obbligazioni” è quantomeno curioso che tale parametro non esista neanche per il mondo professionistico, per il quale è solo in fase di studio”.
”Ricordo che le nostre azioni a tutela di Società e tesserati hanno riguardato l’introduzione in Serie A2 dei controlli da parte della Commissione Tecnica di Controllo (Com.Te.C), unico campionato dilettanti in Italia – puntualizza Basciano – E che gli stessi controlli tengono conto delle liberatorie bimestrali fornite dalle Società e firmate dai giocatori a conferma del percepito. Tali forme di controllo hanno consentito, nelle ultime sei stagioni, l’abbattimento di ingiunzioni e lodi del 90%”.
Sempre in area LNP, per la Serie B esistono polizza infortuni obbligatoria e liberatorie trimestrali.
”In riferimento al contratto-tipo, si tratta di un’iniziativa di LNP per poter giungere ad un modello che uniformi tutti quelli in uso nel mondo dilettanti. A livello di bozza può essere soggetto a modifiche, fermo restando che la sua stesura, redatta da esperti di diritto sportivo, comprende già le nuove normative fiscali, secondo quanto richiesto dalle Società associate. Creando, i vecchi modelli, possibilità criticità a rischio per i Club ed i tesserati stessi. Anche se al momento è una bozza, va ugualmente letta, capita ed interpretata.
Sempre riguardo ai giocatori, LNP è disponibile ad aprire la sua struttura al confronto con atleti in attività, rappresentativi della realtà dei tornei. E ricordo che, in vista della fine carriera, LNP ha attivato il corso di formazione di management sportivo con la Università IUL, nonché partner di quello dell’Università di Siena” conclude Basciano.
Prima di Lega Pallacanestro, un altro presidente di A2 (Federico Grassi, socio del Napoli Basket) aveva commentato cosi le dichiarazioni di Mario Boni:
”Non volendo entrare nel merito della polemica sollevata dal sig. Mario Boni, che certamente in questo periodo già difficile e complesso a causa delle conseguenze del coronavirus, sarebbe stata più opportuno rinviare, trattando le relative problematiche che ne derivano nelle sedi competenti, ci saremmo aspettati, da una persona esperta ed equilibrata come il sig. Mario Boni, sopratutto nella sua qualità di rappresentante della GIBA, che non coinvolgesse in maniera indiscriminata tutto il sistema, e le società di serie A2 che operano nel pianeta basket.
Da un uomo di spessore e di esperienza come lui, ci saremmo aspettati che avesse avuto quantomeno il coraggio di accusare con dovizia di particolari quali siano le società che, secondo il suo parere, non corrispondono gli stipendi da febbraio 2020, e che sono manchevoli di ulteriori inadempienze nei riguardi dei giocatori. Ribadiamo che in questa complessa e drammatica situazione che vede tutti gli sforzi da parte di molte società, unitamente al Presidente Federale Petrucci ed alla dedizione del Presidente della LNP Basciano, rivolti non solo al rispetto ed alla definizione degli accordi relativi a questa stagione, ma proiettati ad organizzare nel migliore dei modi l’inizio della prossima stagione allo stato ancora tutta da definire nei tempi e nelle modalità, non ci saremmo aspettati un attacco così generico e semplicistico del vicepresidente della GIBA.
Così facendo il sig. Boni svilisce l’operato di tutte le società che hanno, con enormi sacrifici, sempre rispettato gli impegni assunti, e che lavorano alacremente per far sì che il mondo del Basket, e nello specifico la serie A2, possa proseguire il suo cammino”.