La Fortitudo Pompea gioca una gara splendida al cospetto di una Milano che, dopo Roma, è ancora costretta a rincorrere
Una super Pompea Fortitudo Bologna mette ko l’Olimpia Milano al PalaDozza.
L’Olimpia, dopo essere andata sotto anche pesantemente, tenta un’altra rimonta in trasferta nel secondo tempo come aveva fatto a Roma, ma questa volta dopo essere stata sotto di 21, un margine enorme per essere cancellato al cospetto di una Fortitudo più in palla, sia in attacco che in difesa. La Fortitudo vince 85-80 e interrompe la striscia di tre vittorie consecutive di Milano in campionato.
La Fortitudo parte a zona e cavalca il gioco interno di Henry Sims, che firma i primi sei punti di Bologna. L’Olimpia fatica a trovare ritmo in attacco, va sotto 8-5 quando arriva il primo giro di cambi. Milano resta agganciata all’avversario, poi impatta con una tripla di Luis Scola, pur sbagliando i tre tiri liberi conquistati nel primo periodo. Qui, la Fortitudo allunga con un 8-0 nel quale ci sono un gioco da tre e una tripla di Aradori. Nedović segna l’ultimo canestro del quarto, nel 22-16 Bologna. Milano alza la pressione difensiva, Nedović riesce a penetrare la difesa. Sul secondo fallo di Scola, Messina usa Micov da 4. L’Olimpia torna a meno due sul 24-22 e forza il time-out di Coach Martino. Al rientro, Milano incassa due brutti canestri, il primo lasciando Leunen solo sull’arco, il secondo di Robertson dall’angolo. Il parziale di 6-0 scava ancora otto punti di vantaggio a favore della Fortitudo con time-out immediato di Coach Messina. Jeff Brooks con cinque punti consecutivi ricuce a meno tre, ma ancora una volta la Fortitudo risponde con un allungo. Il gioco da quattro punti di Robertson e poi Daniel confezionano un altro 6-0 che scava addirittura 14 punti tra le due squadre e sono quelli con cui si chiude il primo tempo: 45-31.
Alla ripresa, due triple di Leunen spingono Milano a meno 18. La Fortitudo si esalta, il motore di Bologna gira più forte e il suo vantaggio tocca i 21 punti. Qui con un atteggiamento più aggressivo, con Cinciarini, Burns e Tarczewski, Milano ritorna a meno 15 quando in attacco è Nedović a far girare la squadra. Anche un 3/4 dalla lunetta di Aradori e Mancinelli non abbassa la ritrovata intensità della difesa. Burns con un paio di giocate di grande energia cementa il parziale di Milano che alla fine del terzo ritorna a meno 10: 61-51. La Fortitudo accelera di nuovo all’inizio del quarto, con Mancinelli e Sims. Milano risale a meno 10, ma lo fa dopo aver già smarrito cinque minuti di gara senza ritmo in attacco. Una tripla di Aradori ripristina 14 punti tra le squadre. Roll dalla media e Nedović da tre firmano un mini parziale di 5-0 che porta Milano a meno nove. Dopo il time-out, Nedović fa 2/3 dalla lunetta e ricuce a meno sette, ma la Fortitudo ha falli da spendere, Milano no. La rimonta questa volta non riesce ai meneghini. La Fortitudo può cosi amministrare e chiudere la gara 85-80.
Tabellino
Pompea Fortitudo Bologna – A|X Armani Olimpia Milano 85-80 | (22-16; 23-15; 16-20; 24 – 29)
Fortitudo: Fantinelli 11, Robertson 16, Aradori 13, Leunen 9, Sims 17, Mancinelli 9, Cinciarini 6, Daniel 4, Dellosto, Prunotto ne, Franco ne, ne. Coach: Martino.
Armani: Rodriguez 8, Moraschini, Micov 2, Brooks 14, Tarczewski 4, Scola 7, Roll 12, Cinciarini 2, Biligha 4, Nedovic 23, Burns 4, Gravaghi ne. Coach: Messina.
Arbitri: Paternicò, Baldini, Capotorto.
Note: parziali . Tiri da due: Bologna 22/41; Milano 22/45. Tiri da tre: 8/20; 9/26. Tiri liberi: 17/24; 9/16. Rimbalzi: 44; 46.