La Givova conduce ora la serie 2-0 contro Piacenza
Quanta fatica per la Givova Scafati, che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie prima di poter cantare vittoria e festeggiare il 2-0 nella serie di semifinale play-off contro l’UCC Assigeco Piacenza, superata al PalaMangano 77-74 in Gara-2.
E’ stata senza dubbio la partita più difficile e complicata tra quelle fin qui disputate in stagione sul parquet di Viale della Gloria, sia per qualche leggero appannamento in difesa, soprattutto nella prima parte, sia per la tenacia dell’avversario di turno, che si è dimostrato un vero osso duro e resosi protagonista di una gara gagliarda e fisicamente combattuta, che si è decisa solo nelle battute conclusive.
La sfida entra subito nel vivo, i due quintetti di fronteggiano a viso aperto, rendendo la partita spettacolare ed avvincente sin dalla palla a due. Nei primi minuti è la Givova a tenere il naso avanti (10-6 al 3’). Poi però Sabatini e Pascolo portano in vantaggio i rossoblù (10-14 al 5’). Ci pensa Monaldi, con otto punti di fila, a riportare le redini della contesa nelle mani dei gialloblù (18-16 al 7’). E’ poi Mobio, con una schiacciata prima ed una stoppata poi, ad infiammare il PalaMangano e a dare la scossa ai suoi, che allungano sull’avversario, chiudendo avanti 26-20 la prima frazione.
Sabatini e Kohs provano a mettere paura ai locali (26-25 al 12’), ma capitan Rossato risponde subito presente (29-25 al 13’). I piacentini non mollano e, con Kohs e Galmarini, ritrovano il vantaggio al 14’ (29-30). Di qui innanzi, la sfida scorre via equilibrata, con botta e risposta tra i due quintetti in campo, che non riescono a prevalere l’uno sull’altro (38-38 al 17’). Entrambi i tecnici non sono soddisfatti del rendimento dei propri uomini e chiamano time-out uno dopo l’altro. Davoe è uno spauracchio per la difesa locale (38-42 al 18’) ed è tra i protagonisti del 41-43 con cui si arriva all’intervallo.
In avvio di ripresa, sono i viaggianti (bene Pascolo) a pigiare il piede sull’acceleratore e a tentare l’allungo (44-51 al 23’). Coach Rossi ferma il cronometro per mettere subito ordine. I suoi uomini faticano a riprendere in mano la contesa, anche per merito della difesa avversaria. Ci prova allora il popolo del PalaMangano a spingere i locali, che trovano in Ikangi e Cucci due preziosi terminali offensivi (51-51 al 26’). Pascolo e Devoe allungano di nuovo (51-55 al 27’) e riescono a tenere Piacenza avanti 54-57 anche alla fine del terzo quarto.
La tripla di Kohs in avvio di ultima frazione spinge l’Assigeco sul 54-60 al 31’. L’anima gialloblù risponde soprattutto al nome di capitan Rossato, protagonista in ambedue le metacampo e mattatore del ritrovato sorpasso locale (64-63 al 33’). Sale in cattedra Cournooh, che, con l’aiuto di Ikangi, permette agli scafatesi di scavare un leggero solco (69-64 al 34’). Si segna poco in questo frangente, in cui le difese hanno ragione degli attacchi. In questo contesto, è la Givova a trarne vantaggio (73-67 al 38’). Coach Salieri chiama time-out, ma i suoi uomini faticano a rialzare completamente la testa, nonostante i tentativi di Pascolo e Devoe (76-74 a 40’’ dalla fine). La tripla di Kohs a 3’’ dal termine finisce sul ferro e con essa, in virtù del libero segnato da De Laurentiis, finisce anche la partita con il punteggio di 77-74.
DICHIARAZIONI HEAD COACH SCAFATI, ALESSANDRO ROSSI
Se la partita più difficile della stagione arriva proprio oggi, ho validi motivi per fare i complimenti ai miei ragazzi, che finora hanno reso tutto fin troppo semplice.
Abbiamo fatto una fatica incredibile a prendere ritmo in difesa e a trovare le contromisure alla qualità di Sabatini, Devoe e compagni. In gara uno pensavamo di avere tutto sotto controllo, invece i play-off sono questi, le cose cambiano ogni due giorni ed oggi l’abbiamo vinta col cuore e con i nervi, piuttosto che con la tecnica e la tattica. Siamo stati bravi a trovare le scelte giuste con lucidità, ma dobbiamo imparare a farlo con più continuità. Non sono contento dell’arbitraggio, perché non siamo stati tutelati e in generale non sono contento sui fischi e la gestione. La squadra è stata comunque brava a non perdere la bussola neppure nelle difficoltà.