Dopo oltre tre anni di inattività, Zdeněk Zeman torna a Foggia
Se è un sogno, non svegliateci: il Maestro è tornato a casa.
Zdeněk Zeman è ufficialmente il nuovo allenatore del Calcio Foggia 1920 del presidente Nicola Canonico e del vice-presidente Maria Assunta Pintus. Per l’allenatore boemo si tratta della quarta apparizione in Puglia dopo le parentesi 1986/1987, 1989/1994 e 2010/2011. La prossima stagione sarà l’ottava sulla panchina del Foggia per Zeman.
Con Zeman, fa il suo ritorno a Foggia anche il DS Peppe Pavone dopo la breve parentesi alla SS Juve Stabia. Ricomposta, dunque, grazie a Nicola Canonico e Maria Assunta Pintus la coppia d’oro Pavone-Zeman dei bei tempi in terra di Capitanata. A margine della conferenza di presentazione di Zdeněk Zeman nella Sala Conferenze “A. Fesce” dello Zaccheria quale nuovo allenatore del Foggia in luogo di Marco Marchionni, il neo presidente dei satanelli Nicola Canonico ha espresso tutta la sua contentezza per la buona riuscita dell’operazione:
“E’ con estremo orgoglio e soddisfazione che annuncio di aver riportato il Maestro a casa – l’esordio del dott. Nicola Canonico –. Zeman avrà piena autonomia e libertà di scelta, a partire dal suo staff di fiducia. Il mister non ama fare contratti triennali, ma annuali e anche lo staff ha seguito la stessa decisione. Adesso diamogli il tempo di lavorare con serenità assieme al direttore sportivo, che verrà annunciato la prossima settimana. L’accordo è annuale. Cosa ho chiesto al mister? Di farci divertire, perchè il calcio è bello proprio per questo. Ho visto nei suoi occhi quella determinazione di voler fare calcio ancora ad alti livelli”.
”Avevo voglia di rientrare nel calcio, sperando quanto prima che finisca la pandemia ed il calcio torni ad essere calcio vero, per dare emozioni e divertire la gente – esordisce cosi mister Zeman -. Sono qui per fare calcio positivo e propositivo, sperando che la società mi metta a disposizione una squadra all’altezza, che non vuol necessariamente dire grandi nomi bensì gente che voglia migliorarsi, che ha fame di arrivare. La mia ultima grande stagione l’ho fatta in C, ma le soddisfazioni le ho avute solo io: sette giocatori ora giocano in Serie A ma la società, da allora, non ha avuto alcun vantaggio.
Rientro a Foggia, città che ha significato tanto per la mia carriera, dove il primo anno abbiamo avuto difficoltà ad esprimerci, ma poi ci siamo tolti belle soddisfazioni e dove mi sono trovato bene avendo avuto la possibilità di lavorare bene. Spero di avere la stessa possibilità in futuro. Spero di poter dare ancora soddisfazioni alla città, ai tifosi e, in primis, a chi mi ha scelto. Due anni senza calcio non li ho vissuti bene, anche perchè, senza pubblico, non si può parlare di calcio vero. Spero di poter rivedere gli stadi pieni come un tempo, perchè questo sport è della gente. L’età? Per me non conta, mi sento migliorato rispetto a quando ero giovane e darò sempre il massimo”.