Il club irpino non ha saldato la tassa di associazione alla LNP di 1800 euro e risulta moroso nei confronti dell’Enel che ha disposto la sospensione della fornitura di energia elettrica al PalaDelMauro
Dopo la doppia autoretrocessione della Sidigas Scandone Avellino dalla A alla B, tutto tace da Contrada Zoccolari.
Non risultano saldati i 1800 euro di tassa d’associazione utili ad assicurarsi i servizi che la Lega Nazionale Pallacanestro mette a disposizione dei club partecipanti al campionato di serie B. Ottenuta una propoga dal Comune di Avellino per sgomberare gli uffici del PalaDelMauro scaduta la convenzione di utilizzo del palasport di via Enrico Capozzi, ci ha pensato l’Enel a lasciare al buio la Scandone sospendendo la fornitura di energia elettrica all’interno del palasport a seguito di numerose spettanze non saldate.
Caduto nel vuoto, inevitabilmente, anche l’invito/sollecito del primo cittadino Gianluca Festa al presidente Mauriello ed al GM Alberani di accelerare i tempi di costruzione di roster e staff tecnico. La messa in liquidazione della Scandone, a questo punto, appare sempre più vicina.