Gli Stati Uniti, battendo la Polonia, hanno chiuso la FIBA World Cup China 2019 al settimo posto. Si tratta del peggior risultato di sempre per la spedizione USA in un mondiale
Non è andato giù a Gregg Popovich, per usare un eufemismo, il processo mediatico messo in atto contro gli Stati Uniti, rei di aver chiuso i Mondiali cinesi appena terminati con il peggior piazzamento di sempre: il settimo posto.
Le critiche a coaching staff e giocatori, piovute da ogni dove, hanno trovato la piccata risposta del capo allenatore dei San Antonio Spurs:
”Dove è scritto che dovremmo vergognarci per non aver centrato l’oro? Non ho intenzione di puntare il dito contro chi ha deciso di non venire con noi in Cina: tutti hanno una vita, una famiglia, una sfera privata. Chi c’era, c’era.
Qualcuno vuole giocare a trovare i colpevoli, ma non c’è sempre colpa da trovare. Si vuol giocare al gioco della vergogna, come se dovessimo vergognarci; dovremmo vergognarci per non aver vinto una medaglia d’oro? È un atteggiamento ridicolo, immaturo e arrogante che dimostra poco rispetto per le altre nazionali del mondo e per questi ragazzi, perché nessuno avrebbe lavorato più duramente di loro. Lo sforzo messo in campo è stato fantastico, questi ragazzi ci hanno permesso di allenarli. Ci sono un sacco di grandi squadre al mondo, non è scritto da nessuna parte che gli Stati Uniti devono vincere i Mondiali in ogni edizione. È un pensiero da superare. E pensare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 come ad una rivincita credo sia ancora più assurdo; mancano 10 mesi, non ha neppure senso pensarci”.