Petrucci, Sacchetti e Tanjevic presenti nella passata edizione dell'evento all'Acqua Acetosa

Il commento del presidente della FIP dopo l’ufficialità della sospensione dei match di LBA in programma oggi domenica 8 marzo

Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci è intervenuto telefonicamente questa mattina a SkySport24 per fare il punto della situazione sul rinvio delle partite del campionato di LBA Serie A:

“La decisione è stata presa questa notte.

Noi aspettavamo il decreto, ma già con la pubblicazione delle bozze potete ben comprendere come la psicosi abbia coinvolto società e dirigenti. E’ chiaro che noi non siamo degli eroi: la paura è normale, eravamo disponibili a giocare in una situazione che era già difficile. Appena la situazione si è ulteriormente aggravata, abbiamo fatto un rapido scambio di opinioni con il presidente di LBA Egidio Bianchi.

Abbiamo lavorato quasi tutta la notte, le notizie erano serie: prima la salute e poi lo sport. Quindi stamattina prestissimo abbiamo fatto il comunicato. Io a questo genere di dinamiche sono abituato. Da presidente del CONI e quando ero al calcio: ho fermato lo sport per la morte del papa, quando uccisero l’ispettore Raciti. Ci sono decisioni difficili da prendere, ma questa volta sono stato anche suffragato dai club di Serie A. Giocatori che mi chiamavano dicendo di voler tornare a casa, gente che non sta bene forzata a tornare per delle cure: quando la paura prende non si può giocare per forza. Penso che sia un sentimento da padre di famiglia prima che da dirigente sportivo.

Domani abbiamo l’assemblea di Lega a Roma, per via telefonica, e lì dovremo cominciare a pensare anche alle partite di martedì e mercoledì. E’ chiaro che l’orientamento è quello ovvio, che tutti potete immaginare. Poi si vedrà, non voglio anticipare nulla e serviranno decisioni condivise”.