I principali top club europei hanno annunciato la nascita del nuovo progetto, già definito cinico dalla UEFA che annuncia, cosi come la FIFA, sanzioni senza precedenti
Un autentico terremoto si è appena abbattuto sul mondo del calcio.
Dodici tra i top club europei hanno appena annunciato la fondazione di una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dagli stessi club fondatori. Attraverso un comunicato stampa diramato e diffuso da poco in contemporanea da tutti i club coinvolti – tra cui le italiane FC Internazionale Milano, Juventus FC e AC Milan – sono state rese note modalità e ragioni circa la nascita della nuova Lega. In aggiunta ai club italiani vi sono Arsenal Holdings Limited, Club Atlético de Madrid S.A.D., Chelsea Football Club Limited, FC Barcelona, Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited, Manchester City Football Club Limited, Manchester United Football Club Limited, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur Limited. Secondo quanto si apprende, è previsto che altri tre club aderiranno quali club fondatori prima della stagione inaugurale, che potrebbe iniziare già ad agosto 2021 al termine degli Europei.
Dura la presa di posizione di FIFA e UEFA a tal proposito; l’organo che governa il calcio professionistico europeo (UEFA) e che organizza tutte le competizioni continentali – contraria all’istituzione di un torneo a numero chiuso – ha annunciato nel pomeriggio di ieri quanto segue:
La UEFA, la Federazione calcistica inglese e la Premier League, la Federazione spagnola e la Liga, la Federazione italiana e la Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani starebbero pianificando l’annuncio dell’istituzione di una cosiddetta ‘Super League’.
Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi, ma anche la FIFA e tutte le federazioni affiliate, saremo uniti nello sforzo per fermare questo cinico progetto che si fonda sugli interessi di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà.
Come annunciato in precedenza anche dalla FIFA, ai club coinvolti sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali.
Perentoria la presa di posizione della FIFA (Fédération Internationale de Football Association), ossia la federazione internazionale che governa gli sport del calcio, del calcio a 5 e del beach soccer:
La FIFA è a favore della solidarietà del calcio e di un modello equo di ridistribuzione della ricchezza che possa aiutare la crescita del calcio come sport, particolarmente a livello globale: la crescita del calcio a livello mondiale è la missione primaria della FIFA.
A nostro avviso, e in conformità con i nostri statuti, ogni competizione – nazionale, regionale o globale – deve sempre riflettere i principi chiave di solidarietà, inclusività, integrità e equa ridistribuzione finanziaria. I governi del calcio dovrebbero impiegare ogni mezzo, legale, sportivo e diplomatico, per assicurarsi che i principi rimangano quelli.
La FIFA sostiene l’unità del mondo del calcio e richiama tutte le parti coinvolte in questa accesa discussione ad un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco, nello spirito della solidarietà e del fair play. La FIFA farà ovviamente tutto il necessario per contribuire ad andare avanti con armonia, nell’interesse generale del calcio.
Intanto, cominciano ad arrivare le prime reazioni; fa già storia il commento di Gary Neville, ex capitano dello United, rilasciato in diretta nazionale su Sky Sports UK:
Sono un tifoso del Manchester United da 40 anni ma sono disgustato.
E sono disgustato in particolare dal mio Manchester United e dal Liverpool. Voglio dire, il Liverpool è il club del “You’ll Never Walk Alone”, il “Fans Club” o il “The People’s Club”, e poi il Manchester United, creato da gente nata e cresciuta attorno a Old Trafford più di 100 anni fa, e vogliono entrare in un torneo senza competizione, dal quale non puoi essere retrocesso. È una vergogna.
Dobbiamo rivedere il potere calcistico in questo paese, partendo dai club che dominano e comandano la Premier League, incluso il mio club, il Manchester United. Quello che stiamo vedendo è semplice avidità, nient’altro. I proprietari dello United, del Liverpool, del City o del Chelsea sono degli impostori, non hanno niente a che vedere con il calcio in Inghilterra. Questo paese ha più di 150 anni di storia calcisticamente parlando, a partire dai tifosi di questi club che, per decadi, hanno tifato e supportato la loro squadra in qualsiasi situazione. E sono loro che vanno protetti.
Io devo tantissimo al calcio. Ci ho guadagnato e ci guadagno ancora soldi, come anche ne ho investiti e continuo ad investirne, quindi non sono contro i soldi che girano nel calcio ma tengo tantissimo ai principi e l’etica di questo sport. Se il Leicester vince la Premier League, è giusto che vada in Champions. Questo è un esempio, ma è come dovrebbe funzionare, non che squadre come Tottenham, United o Arsenal che in Champions League nemmeno ci sono, possano partecipare a una competizione elitaria.
Se annunciano che un pre-contratto o un pre-accordo è stato firmato, punite quei club. Toglietegli punti, multateli, toglietegli i titoli che hanno vinto. Date la Premier League al Fulham o al Burnley. Oppure salvate il Fulham e fate retrocedere Manchester United, Liverpool e Arsenal che sono le tre squadre più storiche e che hanno tradito i loro stessi tifosi.
Ne hanno tutti abbastanza, il tempo è finito. Ci vuole una commissione esterna che valuti questi proprietari e che riporti ordine.
Tuona anche Sir Alex Ferguson, storico manager per quasi 30 anni allo United:
Sarebbe un passo indietro a 70 anni di distanza dal calcio europeo che conosciamo oggi.
Durante la mia permanenza allo United, abbiamo giocato quattro finali di Champions League e sono sempre state le serate più speciali. I fan di tutto il mondo amano la competizione così com’è.
In futuro, i club fondatori – specifica la nota – auspicano l’avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso.
La creazione della Super League – secondo quanto si apprende dal comunicato – arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l’instabilità dell’attuale modello economico del calcio europeo. Inoltre, già da diversi anni, i club fondatori si sono posti l’obiettivo di migliorare la qualità e l’intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente.
La pandemia ha evidenziato – recita la nota congiunta – la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell’intera piramide calcistica europea. In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo con gli stakeholders del calcio riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I club fondatori credono che le misure proposte a seguito di questi colloqui non rappresentino una soluzione per le questioni fondamentali, tra cui la necessità di offrire partite di migliore qualità e risorse finanziarie aggiuntive per l’intera piramide calcistica.
FORMAT DELLA COMPETIZIONE
- 20 club partecipanti di cui 15 Club Fondatori e un meccanismo di qualificazione per altre 5 squadre, che verranno selezionate ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente.
- Partite infrasettimanali con tutti i club partecipanti che continuano a competere nei loro rispettivi campionati nazionali, preservando il tradizionale calendario di incontri a livello nazionale che rimarrà il cuore delle competizioni tra club.
- Inizio ad agosto, con i club partecipanti suddivisi in due gironi da dieci squadre, che giocheranno sia in casa che in trasferta e con le prime tre classificate di ogni girone che si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i due restanti posti disponibili per i quarti di finale. Il formato a eliminazione diretta, giocato sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca che sarà disputata alla fine di maggio in uno stadio neutrale.
Dopo l’avvio della competizione maschile, non appena possibile, verrà avviata anche la corrispettiva Lega femminile, per contribuire allo sviluppo e al progresso del calcio femminile.
Il nuovo torneo annuale fornirà una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega. Questi contributi di solidarietà – secondo quanto riportato in nota – saranno sostanzialmente più alti di quelli generati dall’attuale competizione europea e si prevede che superino i 10 miliardi di euro durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club. Inoltre, il torneo sarà costruito su una base finanziaria sostenibile con tutti i club fondatori che aderiscono ad un quadro di spesa.
In cambio del loro impegno, i club fondatori – infine – riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia COVID-19.
La nuova Super League è già realtà.
Mario Miccio