Padalino, attuale allenatore delle vespe e foggiano doc: ”A Foggia ripartimmo dai dilettanti in un progetto con al centro la ‘foggianità’ ed arrivammo in B, dopodichè le nostre strade si divisero”

La ripresa del campionato di Serie C offrirà, dopo la pausa per le festività, un monday night tutto da gustare; al ‘Pino Zaccheria’ di Foggia si sfideranno i satanelli di Marco Marchionni e la Juve Stabia di Pasquale Padalino con calcio d’inizio alle ore 21. Il Foggia, quinto in classifica con 27 punti, arriva alla sfida di lunedi reduce da 4 vittorie ed un pareggio nelle ultime 5 gare mentre le vespe di Castellammare, none in graduatoria con 22 punti, sono reduci da un’inattività durata quasi un mese a causa del rinvio dell’ultimo match dell’anno con la Casertana.

A pochi giorni dal match in terra pugliese, l’ex Direttore Generale e Responsabile Controllo e Finanze del Foggia avv. Luigi Miccoli, legale civilista da sempre vicino alle sorti del club pugliese, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni:

”Il Foggia per me ha rappresentato e continua a rappresentare una questione di cuore anche se ormai sono lontano dal mondo del calcio e non posso viverlo come mi piacerebbe. Da tifoso del Foggia che comunque continua a seguire in ogni particolare la squadra le dico che ho dei buoni presagi in vista del match di lunedi sera, sia per i precedenti allo Zaccheria che vedono i rossoneri vittoriosi sei volte su sette incontri e sia perchè, a mio avviso, la Juve Stabia in trasferta non mi sembra sia in grado di dare il meglio di sé considerato che ha il secondo peggior attacco esterno del torneo con sole 4 reti realizzate. Per il Foggia sarà importantissimo riuscire a fare almeno un goal anche se non sarà facile in quanto la difesa degli stabiesi è molto arcigna ed attenta”.

Vigilia di match anche in casa Juve Stabia, con mister Padalino che ha rilasciato importanti dichiarazioni al ‘Corriere dello Sport’:

”Lunedi sarà la terza volta che tornerò a Foggia da avversario – ha dichiarato Pasquale Padalino -. Nonostante ciò provochi in me sensazioni speciali, tali sensazioni non mi distolgono dal mio ruolo. I professionisti sono obbligati ad andare oltre il cuore in casi come questi.

A Foggia ripartimmo dai dilettanti in un progetto con al centro la ‘foggianità’ ed arrivammo in B. In cadetteria capì che l’unità di intenti fra me e il club era venuta meno, cosi le nostre strade si separarono. Alla Juve Stabia ricopro un ruolo simile a quello che ricoprivo a Foggia; a Castellammare percepisco rispetto. La fiducia del club è fondamentale.

Che la nostra sia una rifondazione – prosegue Padalino – lo confermano i soli 4 elementi in rosa rimasti dalla scorsa stagione. Guardiamo alla categoria superiore con un occhio ai bilanci: stiamo lavorando su un percorso duraturo che non lasci macerie alle spalle, impegnandoci con il lavoro a perseguire gli obiettivi che ci siamo prefissati. L’ambizione resta forte nonostante tutto, a cominciare dalla conquista dei play-off.

In questa prima parte di stagione abbiamo affrontato difficoltà, compreso il virus, che hanno rallentato il consolidamento della nostra identità di squadra. Nell’ultimo mese e mezzo siamo cresciuti. Inutile guardare indietro, pensiamo al domani; dobbiamo consolidare l’idea di essere una squadra che sa esprimere un buon calcio. Poi, quando i tempi saranno maturi, faremo un bilancio. Gennaio è un mese molto particolare per mercato e campionato ma, come professionisti, dobbiamo gestire al meglio ogni aspetto. Per quanto riguarda il mercato guardiamo in particolare ciò che concerne la fase realizzativa, consci di aver mostrato limiti in quel settore tuttavia non sempre dipesi dagli stessi attaccanti”.