Le ragioni che hanno portato alla crisi fra Federazione Italiana Pallacanestro e Lega Basket
La FIP ha alzato il tiro nei confronti di Lega Basket con un comunicato emesso al termine del Consiglio Federale di ieri nel quale ha ravvisato un “serio problema di governabilità della Lega che ha anche portato le Società a chiedere al presidente Bianchi di allontanarsi dalla sala durante i lavori dell’ultima assemblea. Il Presidente Federale, peraltro, nel corso dell’incontro svoltosi a Bologna in occasione dell’Assemblea di Lega del 1 ottobre, aveva già evidenziato rilevanti criticità invitando la Lega ad una pronta risoluzione. Purtroppo oggi si deve ancora rilevare che questa può compromettere gli investimenti e i possibili ritorni del nostro movimento professionistico.La FIP esige una Lega unita e forte perché le conflittualità non sono utili né alla promozione del massimo campionato, né all’immagine del basket italiano. Il Consiglio Federale chiede pertanto che dalla prossima assemblea del 27 dicembre escano indicazioni precise, chiare e definitive per il futuro”.
Secondo quanto riportato da SB Daily, l’oggetto del contendere dell’invito della FIP nei confronti di LBA riguarda principalmente la forza del mandato attuale del presidente Egidio Bianchi, la cui posizione era stata messa sotto esame all’inizio dell’assemblea dello scorso 27 novembre, salvo poi confermargli la fiducia fino al termine del mandato di ottobre 2020 visto che l’alternativa della sostituzione immediata con Stefano Sardara non aveva il quorum necessario dei 12 voti per modificare lo statuto relativamente alla norma che dal 2016 vieta il divieto di cumulo delle cariche tra presidente di LBA e presidente di un club. In assenza di un nome condiviso per l’eventuale sostituzione dunque le società di serie A hanno preferito optare per mantenere in carica Bianchi, dandogli l’incarico di rappresentare le loro istanze nella trattativa relativa alle nuovi disposizioni legislative su professionismo e semiprofessionismo sportivo,ma affiancandogli un consulente specializzato per quanto riguarda l’aspetto chiave dei diritti TV, e rimandando qualsiasi decisione su rinnovi contrattuali degli incarichi interni alla nomina del nuovo presidente. La FIP preferirebbe però una LBA guidata da una figura investita di pieni poteri, da qui il messaggio forte inviato ai club che dovranno decidere se mantenere lo status quo attuale o iniziare la ricerca di un nome condiviso – al momento totalmente mancante – per accogliere la richiesta di Gianni Petrucci, che in caso di impasse ventila una nuova crisi istituzionale dopo quella del 2016, con la possibilità di avocare alla FIP alcune deleghe conferite a LBA.
Nella serata di ieri Egidio Bianchi ha risposto al comunicato della FIP con una nota ufficiale di suo pugno, nella quale ”Accoglie la sollecitazione della Fip e ribadisce la piena volontà mia e della Lega che rappresento di continuare a dibattere ed affrontare i problemi con la forza che solo una profonda unità di intenti può darle: tutto questo per il bene del movimento cestistico.Quanto al tema della governabilità e della conflittualità questo non va confuso con la normale e giusta dialettica tra Club, all’interno della Lega, che nella ultima Assemblea ha avuto come obiettivo quello di impegnarsi in maniera sempre più incisiva su alcuni temi, come ad esempio quello dei diritti televisivi, su cui è necessario lavorare per costruire maggiori opportunità per il movimento. Questa anche in seguito ad un legittimo dibattito interno nel quale i club hanno inteso discutere tra loro di questi aspetti, fuori dall’ambito assembleare.Quanto alla richiesta di indicazioni precise per il futuro giunta dalla Fip da darsi nella prossima assemblea del 27 dicembre, preciso che in quella data non è in programma alcuna assemblea della LBA. Sarà comunque mia cura definire una data per la prossima Assemblea dove affrontare i temi sopracitati”.