”Sinceramente non avrei mai pensato due mesi fa, nella mia casa a Formentera, che mi sarei trovato a giocare la mia prima finale europea da allenatore”
Coach Pozzecco ha già un’idea di cosa chiederà ai suoi ragazzi domani, prima della palla a due: “Semplicemente di fare esattamente quello che stanno facendo in questo periodo: giocare con energia, guardarsi, ascoltarsi, passarsi la palla, divertirsi”.
La Dinamo Banco di Sardegna è pronta all’appuntamento con la storia: domani, alle 17, a Würzburg i Giganti affronteranno la sfida decisiva delle Finals di FIBA Europe Cup. Gli uomini di coach Gianmarco Pozzecco si giocano tutto partendo dal +5 dell’andata, consapevoli che, ad attenderli sul parquet tedesco, sarà una vera battaglia:
”Siamo arrivati ieri in Germania e l’atmosfera è serena, come sempre d’altronde – spiega coach Gianmarco Pozzecco. – Viviamo un momento magico ed è sempre il vecchio dilemma se sia nato prima l’uovo o la gallina: le 13 vittorie ci danno serenità e allo stesso tempo è la serenità che ci permette vincere, le due cose sono strettamente correlate. Siamo assolutamente orgogliosi di aver guadagnato sul campo la chance di giocarci questa finale, la viviamo con entusiasmo come un’ opportunità da cogliere e sfruttare al meglio. Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, le finali si possono vincere o perdere ma nessun risultato potrà toglierti il merito di essere arrivato a giocartela fino alla fine. La parte più bella dello sport è l’entusiasmo della gente e noi in questo momento siamo travolti dalla passione e dal sostegno dei tifosi”.
Domani a Würzburg tantissimi tifosi sardi saranno alla s.Oliver Arena per sostenere la Dinamo: il popolo biancoblu ha risposto presente all’appuntamento con la storia ed è scattata una vera invasione verso la Baviera.
”Siamo felicissimi di sapere che domani ci saranno tanti tifosi, questo ci farà scendere in campo con il senso di responsabilità verso i nostri supporter. Uno degli aspetti più importanti della Dinamo Banco di Sardegna da quando è arrivato il presidente Sardara è sempre stato questo forte senso di appartenenza e la compartecipazione da parte di tutti: questa condivisione di valori e identità credo sia il risultato più importante del club, che la rende una realtà unica e va al di là dei risultati sportivi. Io da esterno ho sempre percepito questo aspetto e una volta arrivato qui l’ho fatto subito mio perché è davvero contagioso come la passione che si respira”.
Il Poz, che qualche finale nella sua vita da giocatore l’ha disputata, domani affronterà per la prima volta un appuntamento così importante nei panni di allenatore: ”Sinceramente non avrei mai pensato due mesi fa, nella mia casa a Formentera, che mi sarei trovato a giocare la mia prima finale europea da allenatore. Sono grato alla Dinamo che mi ha offerto questa opportunità, la vivo con grande entusiasmo e partecipazione, sento forte la responsabilità di fare bene e regalare a quest’isola che ci segue un grande sogno”.