L’AD della Fiat Torino Massimo Feira è intervenuto in vista del prossimo impegno di campionato contro Cantù.

”In questi giorni ci siamo rinchiusi in palestra per cercare di recuperare quella serenità e quella concentrazione che sono le basi per poter affrontare nel giusto modo la difficile partita di domani al PalaVela.
Abbiamo letto i commenti e le dichiarazioni che sono circolate di recente e queste, fatte in assenza di informazioni dirette e apparentemente rilasciate con l’unico scopo di riscuotere consenso, non possono che aver alimentato il dispiacere nostro e della nostra proprietà: essere tacciati di schiavismo, per chi in questi anni ha sempre affermato e continua a pensare che gli attori principali siano i giocatori, non può che alimentare una profonda delusione. Ci siamo ripromessi di non ascoltare quanto proviene dall’esterno: il compito della società è anche quello di tutelare i propri tesserati, collaboratori, se stessa e lo farà nei modi ritenuti più giusti e proficui.
Non siamo indenni da errori e la nostra proprietà, prima ancora di noi, è abituata a pagare in prima persona. Non è questione di gratitudine , ma del rispetto che non dovrebbe mai venir meno e non mi sembra che in questi ultimi giorni questo sia accaduto. La verità è che la società nella persona del vice Presidente è entrata nello spogliatoio dopo una partita che aveva visto la squadra contestata anche dai tifosi, su richiesta avanzata alla proprietà dal coach che sollevava ad alcuni giocatori le critiche poi ribadite dal suo procuratore e qualcuno è andato oltre le righe. Noi cerchiamo di tutelare i giocatori e soddisfare le loro esigenze, ma è giusto anche esigere da loro il massimo impegno ed il massimo rispetto. Chiunque di noi ha diritti, ma anche doveri ed impegni da mantenere. Adesso concentriamoci tutti insieme sull’unico vero obiettivo: Cantù. Il nostro desiderio è mettere la squadra nelle migliori condizioni possibili per vincere ed avere il pubblico come sesto uomo in campo , senza distrazioni di alcun tipo”.