Le parole del presidente del Napoli Basket Federico Grassi nell’immediato pre-partita contro Eurobasket Roma

Il presidente del Napoli Basket Federico Grassi ha rilasciato alcune dichiarazioni nell’immediato post-gara del match a porte chiuse del PalaBarbuto contro Eurobasket Roma. Il match, lo ricordiamo, si disputerà regolarmente nonostante la richiesta di rinvio di Eurobasket rifiutata dal club partenopeo.

”A livello sportivo è una situazione surreale al quale nessuno di noi sarebbe mai voluto arrivare.

Al momento il discorso più importante, secondo me, è il discorso che ha fatto ieri il presidente della Regione (De Luca ndr); preservare tutti, fare un passo indietro provando tutti a cambiare un po’ le nostre abitudini perchè c’è un pericolo che magari non è un pericolo di vita, però è un pericolo fondamentalmente per il sistema sanitario. E’ importante riuscire ad avere un senso civico forte in modo da dare tutti una mano per uscire da queste difficoltà. La scelta della Lega Pallacanestro sul giocare o meno? Se la Lega ci dice di giocare, noi dobbiamo giocare.

Chiaramente oggi giochiamo perchè siamo due squadre che non fanno parte della cosiddetta ‘zona rossa’ cosi come si giocherà a Trapani (Trapani-Torino ndr). Da domani, invece, il campionato è fermo. Quasi sicuramente non giocheremo fino al 3 aprile, e in questo lasso di tempo dovremo capire cosa fare per mantenere in forma i ragazzi. Esiste una fase effettiva di difficoltà. Siamo in emergenza.

Non so bene cosa accadrà in futuro alla ripresa, mi hanno spiegato tuttavia che nel momento in cui finirà questa fase di emergenza la Lega, a partire dal 30 giugno stabilito come termine ultimo per effettuare partite in quanto tale data rappresenta anche il termine della stagione sportiva, di contratti, etc, poi a ritroso verrà constatato quante giornate sarà possibile recuperare e, di conseguenza, disputare la fase a orologio o meno, se fare 6 giornate o farne 4, se fare la post-season con serie al meglio delle tre piuttosto che al meglio delle cinque. E’ una situazione molto complicata in cui chi è chiamato a decidere dovrà necessariamente cercare di fare tutto il possibile. Ho già detto ai miei ragazzi che per 20 giorni dovranno limitare i contatti sociali al minimo indispensabile per una questione di senso civico.

Un altro mostruoso problema da affrontare con le dovute cautele è quello relativo al lato economico. Sembra una sciocchezza ma la partita di questa sera per noi è fondamentale in ottica post-season in quanto vincendo arriveremmo quantomeno ottavi in graduatoria. Ho chiesto ai ragazzi una vittoria per il bene di tutti. La gente non si rende conto di quello che abbiamo passato questa settimana per capire se oggi si giocasse o meno. Siamo contenti di aver preso in mano questa realtà e siamo contenti di poter portarla avanti.

Ieri sono rimasto sveglio fino alle 2 del mattino per cercare di capire oggi cosa sarebbe successo. Il basket per me è una passione, oltre ad essere un impegno che porto a compimento con gioia. Affrontiamo un momento particolare che dobbiamo superare con unità. Al rientro a pieno regime, quando le gare torneranno ad essere regolarmente a porte aperte, spero che il palazzetto sia pieno dei nostri sostenitori”.