La vecchia legge del calcio punisce il Sorrento che, dopo la più grande chance della gara, viene beffato dal Matino
Cioffi, dopo aver cambiato pelle al Sorrento in Coppa Italia, ha confermato l’undici vittorioso in casa della Mariglianese con l’unica eccezione di Iadaresta in campo dal via al posto di Sosa (tenuto inizialmente in panchina). Branà invece ha schierato a specchio con il Sorrento il suo Matino imbottito di argentini.
Il primo pericolo lo ha portato Giambuzzi su punizione, ma Del Sorbo ha respinto in angolo. Al 13’ però il Sorrento è andato vicino al gol con il tacco di Gargiulo per Calabrese, il cui mancino da ottima posizione è stato respinto da Michelli. Oltre un mancino velenoso, ma alto, al 36’ di Rubal, nulla più di rilevante fino alla fine del primo tempo.
Nella ripresa, Cioffi si è giocato la carta Sosa avanzando la posizione di Cassata (poi sostituto da De Marco). Sorrento più aggressivo, Matino sempre coriaceo. Emozioni con il contagocce fino al destro di Marin bloccato a terra da Del Sorbo. Triplice occasione per il Sorrento in pochi secondi a cavallo del 26’: destro di La Monica respinto corto dal portiere ospite, Iadaresta interviene ma viene “murato” da Michelli e Sosa di testa trova Cavalieri sulla linea a negargli la gioia del vantaggio.
Gol sbagliato, gol subito: angolo per il Matino al 31’, spizzata di testa di Pozzerese e zampata di capitan Salto per l’uno a zero. Reazione del Sorrento mortificata al 94’ dal rigore trasformato da Giambuzzi dopo un fallo di De Marco su Inguscio.