L’intervento del neo AD di Pallacanestro Reggiana a BaskeTime
Nel corso della trasmissione BaskeTime, il nuovo consigliere d’amministrazione nonchè Amministratore Delegato di Pallacanestro Reggiana Alessandro Dalla Salda ha spiegato i motivi dei licenziamenti di coach Maurizio Buscaglia e del Direttore Sportivo Alessandro Frosini:
”Buscaglia paga una pessima annata sportiva.
I motivi sostanzialmente di questa scelta sono due: la prima è legata al campo, alla strategia ossia; nuovo corso, nuovi soci, nuovo manager e secondo me era giusto che ci fosse anche un nuovo coach. A questa motivazione, che già di per sé avrebbe tutte le sue logiche, aggiungo che ho cercato di analizzare la stagione appena conclusa da coach Buscaglia. Al di là delle valutazioni pubbliche, per me questa è stata una stagione molto negativa per tanti dettagli che oggi, forse, non è nemmeno giusto stare a rimarcare ma che, se volete, vi sintetizzo in pochi punti: mancanza di un’identità vera della squadra, gestione di squadra che ho fatto fatica a comprendere, un sistema di gioco che non ritrovavo e che non valutavo all’altezza in virtù anche di ciò che Buscaglia ha dimostrato di saper fare cosi bene a Trento.
Nonostante ampie autonomie, con la squadra completamente cambiata ad eccezione di un solo elemento, ho ritenuto doveroso non poter sempre dare le colpe a tutti. Non ho ritenuto, in sostanza, che questa potesse essere la ripartenza giusta per una nuova società, un nuovo corso, un nuovo management. In ogni caso Maurizio Buscaglia (che con Reggio aveva un 2+1 ndr) non è che lo abbiamo lasciato a piedi; è pagato e lo sarà fino all’ultima lira e spero, sia per lui che per noi, che trovi un ingaggio altrove molto presto.
Al mio arrivo, ho cercato di studiare da subito la situazione per dare ruoli e competenze rimodulando un po’ la struttura. La necessità di avere un braccio destro molto più vicino alla mia posizione di Amministratore Delegato mi ha portato a compiere una scelta fra il GM Filippo Barozzi e il DS Alessandro Frosini ed ho ritenuto fosse giusto continuare con Filippo Barozzi. Ho ritenuto il ciclo di Frosini un ciclo chiuso che non avesse più necessità di essere rianimato a tutti i costi.
Con il GM Barozzi abbiamo optato per una figura di esperienza, una guida tecnica che sia solida, non umorale o da up and down, ma anche emergente seppur con un carattere forte e solido, e naturalmente con poca esperienza. Con l’obiettivo di far tornare il club al centro dell’attenzione, l’idea è stata quella di scegliere un allenatore che abbia il piacere di seguire ed inserirsi in un contesto di questo tipo e voglia di indirizzare in strategia il futuro del percorso tecnico. Assieme ai soci, la scelta è ricaduta su Antimo Martino che, dopo un breve colloquio con noi, ha immediatamente scelto di sposare la nostra causa”.