Toti lancia l’allarme in LBA dopo la disposizione di far giocare i match a porte chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus
Torna il campionato dopo un mese di stop, con la Virtus Roma reduce da 8 sconfitte consecutive ed impegnata sabato sera, ore 20:30, al Palazzo dello Sport dell’Eur contro la Dinamo Banco di Sardegna Sassari di coach Pozzecco.
La gara, come noto, si terrà a porte chiuse come da disposizioni FIP in seguito al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo per far fronte all’emergenza Coronavirus. A tal proposito, a lanciare l’allarme ci ha pensato il patron della Virtus Roma Claudio Toti che, dalle colonne del Corriere dello Sport, spiega come giocare a porte chiuse per cosi tanto tempo possa essere un concreto rischio per i club a livello economico:
”Il basket, in qualità di secondo sport nazionale, ha ben poca visibilità televisiva e pertanto riceve contributi tv irrisori. Questo comporta il fatto che non può fare a meno dei ricavi da biglietteria. Il problema è molto serio. Ci riserviamo di aprire un tavolo tecnico perché non possono pensare che il campionato vada avanti a lungo con partite a porte chiuse.
Nel momento in cui c’è una grossa crisi, gli sponsor tendono a non pagare, forti anche loro della crisi, e venendoci a mancare i ricavi dal pubblico, dobbiamo cercare delle contromisure che ci permettano di non far fallire i club. Dunque, finché non si riapriranno scenari più chiari, si dovrebbero sospendere ritenute fiscali e previdenziali. Ho paura, inoltre, che possano nascere dei problemi con giocatori che si rifiutano di disputare incontri in alcune località. Se per esempio domani un americano dovesse dirmi ‘Io non parto, perché in quella città ho paura di ammalarmi’, come dovrei comportarmi? Obbligarlo? E se lui non volesse partire cosa dovrei fare, cacciarlo?”