L’attività del Candido Junior Camp OSO, un camp di basket in carrozzina itinerante aperto ai ragazzi con disabilità dagli 8 ai 22 anni, dal 25 al 28 giugno sarà in Campania per la quinta tappa del progetto, dopo Firenze, Porto Torres, Livigno e Reggio Calabria

È tutto pronto per l’inizio della nuova avventura di Pontecagnano Faiano – Battipaglia dove il Candido Junior Camp OSO vivrà la quinta tappa del progetto targato OSO ”Ogni Sport Oltre”.

Un investimento sul futuro, il quinto in dodici mesi, la seconda volta nel Sud Italia. Dopo la tappa natalizia di Reggio Calabria, infatti, sarà il turno di Pontecagnano Faiano – Battipaglia, in provincia di Salerno, dal 25 al 28 giugno 2019. Un successo, quello del “Candido”, che nel 2018 ha toccato anche Firenze, Livigno e Porto Torres, per tornare in campo nei prossimi mesi con una macchina organizzativa ormai rodata, rafforzata dall’esperienza e dalla consapevolezza che la pallacanestro paralimpica trovi, sul territorio italiano, terreno fertile e passione. Nell’ultimo anno, già 60 piccoli atleti hanno potuto imparare a giocare a basket in carrozzina nelle tappe del 2018/2019, senza contare che le persone coinvolte, tra staff e volontari, hanno superato, esclusa la tappa che sta per iniziare, le 200 unità. Nell’anno del decennale dalla morte di Candido Cannavò, lo slancio emotivo di questa estate 2019 è, se possibile, ancora più grande e l’obiettivo è quello di non fermarsi mai e continuare a sognare sempre di più.

Una vacanza all’ insegna del basket in carrozzina interamente gratuita quella proposta dal Candido Junior Camp | OSO che potrà contare sull’operatività della squadra campana della ASD Disabili Crazy Ghosts, braccio operativo sul territorio per questa tappa, e sul patrocinio morale del Comune di Pontecagnano Faiano. Iscritti al camp di Pontecagnano Faiano – Battipaglia ben 17 atleti, ad un passo dall’en-plein: un invito esteso anche ai volontari che hanno risposto presente, dando la propria disponibilità con 10 iscrizioni, tra full time e part time, tutti con la voglia di crescere a livello personale. A loro, si aggiungono due infermieri e uno staff tecnico composto da Carlo Di Giusto, direttore tecnico delle nazionali italiane e coach della rappresentativa maschile seniores, e da ben tre assistenti: Vincenzo Spinelli, Andrea Calò e Giacomo Belfiore. Il camp è aperto a ragazzi con disabilità motoria dagli 8 ai 22 anni i quali avranno l’opportunità di affrontare due allenamenti al giorno sotto le direttive di tecnici federali con la partecipazione di due testimonial azzurre al Palazzetto Sant’Antonio di Via Padre Carmelo Gentile: Giulia Saba ed Elisabetta Bisegna. I ragazzi, che alloggeranno al Myo Hotel Sabbiadoro, località Lago – Litoranea Salerno, avranno la possibilità di imparare a giocare a basket in carrozzina, senza dimenticare però i fini sociali che rappresentano il fulcro dell’attività del Candido Junior Camp | OSO: il miglioramento della propria autonomia e, naturalmente, l’amicizia.

Il Candido Junior Camp nasce nel 2015 a Livigno per volere della Briantea84 e della Fondazione Candido Cannavò per lo Sport, per poi raddoppiare con la Sicilia nel 2017. Nel 2018, il salto che permette alla vacanza sportiva di acquisire un respiro nazionale grazie alla Fondazione Vodafone Italia e OSO – Ogni Sport Oltre, portale a metà tra un database di associazioni che sviluppano il binomio sport e disabilità e un social network all’interno del quale raccontare le proprie storie di sport e vita.

Il progetto ha alle sue spalle un forte team formato dalla Federazione italiana pallacanestro in carrozzina (Fipic) con Briantea84 Cantù, Fondazione Candido Cannavò per lo Sport e Asbi (Associazione Spina Bifida Italia), con la media partnership della Gazzetta dello Sport. Questo camp, infatti, è stato voluto proprio per ricordare un pioniere e visionario come Candido Cannavò, storico direttore della Rosea che credeva nello sport come strumento di crescita sociale.

”Per la nostra Regione, il Candido Junior Camp | OSO è un’occasione unica – ha dichiarato la Delegata Regionale FIPIC Deborah Amoruso -. Vogliamo coinvolgere e sostenere i giovani in questa avventura e non ci nascondiamo: vorremmo dar vita a nuove realtà, nuove squadre, vogliamo i derby campani! Al di là delle battute, abbiamo la fortuna di avere la Crazy Ghosts che resiste con il lavoro di Vincenzo e del suo team ma in futuro vogliamo avere tante Crazy Ghosts. Pensiamo che lo sport giochi un ruolo fondamentale e che dia un valore aggiunto all’esperienza di tutti, sia fisico che psicologico. Le persone devono capire che il basket in carrozzina, se affiancato alle terapie, dà benefici immensi, dobbiamo risvegliare le coscienze sociali, dobbiamo andare oltre alla mentalità del ‘diverso e basta’ ma dobbiamo valorizzare le persone proprio perché diverse. E il ‘Candido’ è una grande opportunità”.

”Credo che il Candido Junior Camp | OSO sia un’occasione più unica che rara – aggiunge Vincenzo Spinelli, Presidente della Crazy Ghosts Wheelchair Basketball – per dare l’opportunità a bambini e ragazzi del territorio di avvicinarsi alla pallacanestro e credo che questo sia anche per noi dirigenti uno strumento che ci aiuterà a far partire l’esperienza di una squadra di minibasket targata Crazy Ghosts. Quindi, useremo l’evento del ‘Candido’ per accendere i riflettori su questo progetto al quale teniamo moltissimo e dobbiamo ringraziare assolutamente Antonio Bernardo della APD INCROCIO che ci ospiterà al Palazzetto Sant’Antonio di Pontecagnano Faiano”.

”Il bello di questo progetto è che abbiamo già fatto molto – prosegue Maria Cristina Dieci di ASBI, Associazione Spina Bifida Italia –, eppure non è ancora abbastanza. E questo ci mette nelle condizioni di cogliere ogni giorno come se fosse una sfida, di non accontentarci mai, anche se le difficoltà sono tante e gli sforzi, delle volte, sono infiniti. La nostra di ASBI è una scelta, un desiderio: quello di portare sempre più persone con disabilità a fare sport, a scegliere la propria disciplina in totale libertà, ognuno secondo le proprie inclinazioni e passioni. Cerchiamo di coinvolgere più ragazzi che possiamo, con spina bifida o altre disabilità, per vederli giocare poi in campionati nazionali piuttosto che con la maglia azzurra. Ma prima di tutto, lo facciamo perché lo sport, che si tratti di un’attività amatoriale o di una agonistica, è energia pura per tutti, in particolar modo per chi ha una disabilità: permette di migliorare la propria forma fisica, di valorizzare le proprie esperienze sociali per essere persone migliori. E il Candido Junior Camp | OSO è proprio questo: l’unione di tanti partner, tutti con storie diverse, che mettono insieme le proprie energie per un futuro migliore”.

”É una soddisfazione immensa – commenta il Direttore della Fondazione Candido Cannavò per lo sport Franco Arturi – vedere come un’idea che la Fondazione Candido Cannavò ha sposato dal primo momento sia diventata grande e abbia attirato l’interesse di compagni di squadra di grande rilevanza. Oggi siamo tutti uniti più che mai per garantire a un numero sempre maggiore di ragazzi un’apertura verso lo sport ma, di più, verso il mondo che li aspetta. Per noi è una gioia davvero grande e siamo certi che, con queste fondamenta, il progetto del Candido Junior Camp avrà lunga vita. Da parte nostra, non ci fermeremo mai e continueremo a sognare in grande. Il 2019, poi, è per noi un anno importantissimo perché sono trascorsi già 10 anni dalla morte di Candido Cannavò e l’idea che i suoi progetti continuino e diventino sempre più grandi ci inorgoglisce. Ancora di più il fatto che, in concomitanza con questo anniversario, le tappe nel Sud Italia siano state due”.

”Sono contento che si possa fare una nuova tappa del Candido Junior Camp OSO a Pontecagnano Faiano – Battipaglia – commenta infine Alfredo Marson, Presidente ASD Briantea84 Cantù – perché saremo ospiti della Crazy Ghost dove ritroveremo prima di tutto degli amici. Questo è sicuramente un altro passo in avanti visto come sono andati gli ultimi appuntamenti dalla scorsa estate ad oggi. Mi fa piacere e ci rende orgogliosi di quanto fatto fino ad ora, soprattutto in memoria di Candido Cannavò e per la Fondazione Vodafone Italia e OSO Ogni Sport Oltre che ha deciso di investire in questo tipo di attività”.

Ogni Sport Oltre (OSO) è il progetto di Fondazione Vodafone volto a promuovere e diffondere la cultura della pratica sportiva tra le persone con disabilità. Lanciata a giugno 2017, OSO è la prima piattaforma digitale che mette a disposizione online tutte le informazioni utili a chi vuole praticare sport e ha l’obiettivo di creare una vera e propria comunità digitale coinvolgendo persone con disabilità, le famiglie, gli istruttori e tutti coloro che sono appassionati di sport. OSO è aperta a tutte le associazioni che vogliono far conoscere il proprio progetto e accedere a una raccolta fondi da parte degli utenti della community.

Fra le varie tappe del Candido Junior Camp OSO, vi è da ricordare che già nel 2017, l’edizione siciliana – che propose anche il nuoto ai piccoli partecipanti – aveva ampliato il raggio d’azione e la diffusione sportiva del camp, nato a Livigno nel 2015, insieme agli incalcolabili benefici sui partecipanti e nei confronti delle famiglie coinvolte.
Con OSO, in questi anni, i risultati sono stati e saranno ancora più massicci, nel segno della continuità con il passato ma senza perdere di vista le sfide future. Oltre alla sede storica del camp estivo, ossia Livigno (dal 19 al 23 luglio 2018), l’estate scorsa si sono aggiunte una tappa nel centro Italia (Firenze, 5-8 luglio 2018) e una sulle isole (Porto Torres, 2-5 settembre 2018). Nel 2019, invece, due le tappe del Sud: una a Reggio Calabria (2-5 gennaio) e una a Pontecagnano Faiano – Battipaglia (25-28 giugno).

Per iscriversi, basta accedere al portale di OSO – Ogni Sport Oltre (al link https://ognisportoltre.it/home.action), lasciare i propri dati e un messaggio. Si verrà, cosi, ricontattati direttamente dall’organizzazione per l’iscrizione formale.